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Da Svilar a Dovbyk: il pagellone giallorosso della stagione 2024-25

È tempo di tirare le somme dopo il termine dell'annata. Rivivi gli ultimi mesi della Roma attraverso i racconti e le medie-voto de Il Romanista!

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA La Redazione
03 Luglio 2025 - 14:02

La stagione 2024-25 è da poco giunta al termine: un anno travagliato, caratterizzato da cadute, risalite, momenti di gioia, altri di dolore e una qualificazione in Champions League sperata fino all'ultima giornata del campionato. Un'annata colma di sorprese, per quanto riguarda i calciatori a disposizione di De Rossi e Juric prima e di Ranieri poi, e conferme

Ecco dunque il pagellone giallorosso della stagione 2024-25, con tutte le medie-voto de Il Romanista a portata di mano!

Una sola assenza in 52 gare, sulle spalle il premio di MVP e 16 clean sheets in Serie A. Mile risulta sempre tra i migliori, imprescindibile in campo e leader carismatico nello spogliatoio. 
 
Una preziosa risorsa a fasi alterne: non troppi alti e tanti bassi, ma piena disponibilità 43 presenze e 9 forfait per infortunio, insieme al 1º gol con la Roma. Annata dalle due facce.
 
Tra alti e bassi, tra campo e social, l'annata del tedesco, ultimo rinforzo dal mercato. L'addio di DDR, l'incubo Juric, il ritorno di Ranieri, infine il ritiro.
 
Baldanzi (6,20) - Luci e ombre
La partenza col 1º gol in giallorosso, il momento di stallo, la risalita da jolly dalla panchina. Un’encomiabile tenacia caratterizza la difficile stagione del numero 35. Sommariamente positiva.
 
Da braccetto a esterno, dalle limitazioni alla “libertà”: il numero 3 cresce col tempo. Poche prestazioni dubbie, anche con DDR e Juric. Ranieri lo riporta in avanti e lui dà il meglio di sé.
 
Arrivato a fine mercato nello scambio secco con Abraham, si fa subito male. Dal suo ritorno risulta spesso tra le pedine fondamentali della Roma, duttile e decisivo.
 
Un’assenza in Europa, poi sempre in campo. In campionato disputa ogni singolo minuto. Rendimento costante e leader silenzioso, tutti contano sull’ivoriano. Una delle certezze della rosa.
 
Dallo svarione con l’Empoli all’ultimo gol sotto la Sud: alti e bassi per il centrocampista. Ai margini con Juric, con Ranieri torna al centro. Nel finale spesso fuori.
 
Articolo in aggiornamento: tutte le uscite ti aspettano sulle pagine de "Il Romanista"!

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