AS Roma

Tra palco e realtà: la stagione di Mats Hummels

Tra alti e bassi, tra campo e social, l'annata del tedesco, ultimo rinforzo dal mercato. L'addio di DDR, l'incubo Juric, il ritorno di Ranieri, infine il ritiro

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Pietro Laporta
09 Giugno 2025 - 07:00

Tra palco e realtà, tra un tackle in campo e un post per le vie di Roma, si è chiusa la stagione, o meglio l’esperienza, di Mats Hummels alla Roma. Sicuramente breve, probabilmente divisiva, con diversi episodi, tra alti e bassi, che hanno segnato l’annata giallorossa. Dopo un solo anno nella Capitale, il tedesco ha deciso di mettere fine ad una carriera da protagonista dei palcoscenici calcistici più importanti d’Europa. Con questo bagaglio d’esperienza e un palmarès da sedici titoli conquistati, Mats aveva scelto Roma per l’unica tappa della sua carriera al di fuori della tratta Monaco-Dortmund. Con il Borussia nell’ultima stagione il difensore aveva sfiorato la Champions League, dimostrando di poter competere ancora ai massimi livelli. Quindi, una lunga estate di riflessioni, il corteggiamento del Bologna e la firma con i giallorossi, arrivata a mercato concluso, il 4 settembre.

Acquistato insieme a Hermoso per completare il pacchetto di centrali della difesa a quattro di De Rossi - «La sua chiamata fu fondamentale» dirà Hummels di DDR - il rapporto lavorativo tra i due durerà però soltanto due settimane: dopo l’inspiegabile esonero del tecnico, arrivato il 18 settembre, viene scelto al suo posto Ivan Juric. Il croato cambia modulo, sceglie la difesa a tre e adatta Angeliño come centrale, a sinistra. Nonostante le difficoltà della Roma, che sprofonda nei bassifondi delle classifiche di Serie A ed Europa League, Hummels non viene mai preso in considerazione, e non parte titolare in nessuna delle dodici partite della gestione Juric. Fa il suo esordio nel secondo tempo di Fiorentina-Roma, probabilmente la gara più brutta dell’annata romanista, e segna l’autogol del 5-1 viola.

Nel momento difficilissimo vissuto dalla squadra, i suoi post sui social, tra battute in merito allo scarso minutaggio e foto che lo ritraggono in giro per la Capitale, mal si conciliano con la frustrazione della piazza. Mats è molto chiaro a riguardo: anche quello è un modo per esprimere la propria, di frustrazione, per esternare il proprio stato d’animo. Viene logico pensare che un gesto come il riscaldamento da solo nell’intervallo di Roma-Bologna non sia casuale, così come non lo è il post che lo vede con una faccia sorpresa e divertita a descrivere “le ultime 72 ore”, ovvero quelle dell’esonero di Juric e l’arrivo, o meglio il ritorno, di Ranieri

Claudio, nella sua prima conferenza stampa, è molto chiaro: «Perché non dovrebbe giocare questo ragazzo? Io scelgo chi mi fa vincere, punto». Con lui la musica cambia, ma non da subito. A Napoli, nella prima partita del Ranieri-Ter, Hummels entra all’intervallo, e un suo errore in marcatura risulta decisivo per il gol partita di Lukaku; quattro giorni dopo, parte titolare a Londra contro il Tottenham in Europa League, e dopo pochi minuti provoca il rigore per il vantaggio degli Spurs. Mats non si scompone e segna allo scadere il gol del definitivo 2-2, che lancia un segnale: la Roma c’è, lui c’è. Viene confermato tra i titolari in nove delle successive undici partite, ed è fondamentale, al centro della difesa tra Mancini e Ndicka, per la risalita giallorossa. Tra queste gare si segnala l’ottima prestazione nel derby, con tanto di scintille ed esultanza in faccia agli avversari, e una promessa: «A fine anno saremo sopra noi».

Nei primi mesi del 2025 la scalata dei giallorossi prosegue, e Ranieri con il ritorno dell’Europa League inizia a gestire il tedesco. Quattro gare saltate in Serie A tra gennaio e febbraio: tra queste fa rumore quella di Venezia, definita da Ranieri come “una vacanza”. Anche qui, la piazza si divide, ed è solo benzina sul fuoco prima della notte di Bilbao. Nel ritorno degli ottavi di finale di Europa League con una doppia follia Mats lascia la Roma in dieci dopo pochi minuti, spalancando all’Athletic le porte per i quarti. Ranieri inizialmente lo bacchetta in conferenza, poi ritratterà, asserendo di aver rivalutato la decisione dell’arbitro.

Da lì in poi Mats gioca sempre meno, con un ritmo di una partita ogni due, e il dibattito sulla sua permanenza per un altro anno si accende. A fugare ogni dubbio lo stesso difensore, che fa ciò che gli è sempre riuscito: gioca d’anticipo. Con un post social il 4 aprile comunica la propria decisione di ritirarsi. Il finale di stagione, con la Roma in corsa fino alla fine per un posto in Champions, rende impossibile eventuali passerelle concesse da Ranieri, visto anche il rendimento in crescita di Celik: dalla 31a giornata Mats non vede più il campo, e fa il suo ritorno sul rettangolo verde soltanto per l’ultimo minuto di Torino-Roma, gara che cala il sipario sulla stagione della Roma e sulla carriera di uno dei migliori difensori della storia del calcio tedesco. Tra alti e bassi, tra campo e social, tra palco e realtà: “Danke”, Mats.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

CONSIGLIATI