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Diritti tv, la rivoluzione di Dazn: ecco perché la Roma incasserà di più

In attesa dell'assegnazione delle tre partite in coesclusiva, le cifre del recente passato fanno intuire che gli introiti aumenteranno

, di Mancini

, di Mancini

28 Marzo 2021 - 09:25

I Friedkin stanno chiudendo le valigie. Nessun allarme. Semplicemente Dan e Ryan domani voleranno a casa dove trascorreranno le festività pasquali. Il ritorno di Ryan è previsto prima della fine della prossima settimana, quello del presidente dovrebbe esserci qualche giorno più tardi. Alla famiglia e agli amici di casa, i proprietari giallorossi porteranno un bell'uovo di Pasqua con dentro la sorpresa dei diritti televisivi che, dopo tanti scontri, alla fine sono stati assegnati a Dazn come del resto si era intuito sin dall'apertura delle buste. Una scelta, quella di Dazn, che su precisa indicazione dei nuovi proprietari giallorossi, ha visto la Roma avere un ruolo decisivo con la decisione di schierarsi, dopo settimane di sostegno all'opzione Sky, dalla parte della piattaforma di proprietà del miliardario ucraino Blavatnik (una telefonata del magnate a Dan Friedkin in questo senso è stata decisiva).

La questione diritti tv, peraltro, non è ancora conclusa. C'è infatti da assegnare il pacchetto due, quello cioè che prevede tre partite in coesclusiva. Una è Dazn che si è presa di fatto tutto il cucuzzaro, per il partner della coesclusiva, sul piatto c'è un'offerta di Sky da 70 milioni. La Lega entro domani dovrà decidere se accettarla (o preferirne un'altra) ma tutto fa ritenere che da parte delle istituzioni calcistiche non ci sarebbero problemi all'accettazione, sperando che l'offerta possa essere aumentata. Cosa che a noi risulta strana, sia a settanta milioni, figuratevi a una cifra maggiore. E spieghiamo perché. Magari ci sbagliamo, ma a noi risulta singolare che Sky, dopo aver avuto per quasi venti anni il calcio italiano, ora non tanto accetti un ruolo di secondo piano, quanto che paghi (70 milioni o più) per tre partite che comunque saranno visibili anche su Dazn. In questa stagione le tre partite fuori dal pacchetto delle sette, Dazn le dà in esclusiva. Senza avere la possibilità di mandarle in onda appunto in esclusiva, perché un utente dovrebbe fare due abbonamenti? Anche su questo si stanno interrogando a Sky che lo smacco dell'addio ai diritti televisivi non può non averlo accusato. In alternativa a Sky per queste tre partite, ci sarebbe anche l'opzione Mediaset che i soliti ben informati fanno sapere che sia molto interessata all'opportunità.

E la Lega sta trattando anche con Mediaset chiedendo novanta-cento milioni, cioè una trentina di milioni in più dell'offerta di Sky. Se ci fosse la fumata bianca, vorrebbe dire, con ulteriori cento milioni, avvicinarsi molto al cash del triennio precedente (973 milioni). Agli ottocentoquaranta garantiti da Dazn (con il supporto di Tim pari a 340 milioni a stagione) se si vanno ad aggiungere gli eventuali cento del pacchetto due, si arriverebbe a quota novecentoquaranta. Cioè appena, si fa per dire, trentatrè milioni in meno, in epoca di pandemia un autentico successo. Che diventa successone se si pensa che in questa tornata dal totale degli introiti televisivi non bisognerà sottrarre i sessanta milioni garantiti all'epoca a Infront che ebbe il ruolo di advisor di tutta la questione. In pratica il totale sarebbe superiore al precedente contratto. Con grande soddisfazione dei proprietari dei club, da Agnelli in giù.

Detto tutto questo, per la nostra Roma cosa si può ipotizzare di incasso dai diritti televisivi per le prossime tre stagioni? L'obiettivo è quello di non perdere rispetto al passato, cosa che per molti versi dipenderà dalla coppa europea che la squadra giallorossa disputerà. Proviamo a ragionare sfruttando i numeri del recente passato. Nel bilancio chiuso il trenta giugno del 2017 si può leggere che dai diritti tv il club incassò 105,573 milioni comprendendo 10,6 milioni di market pool riconosciuto all'Uefa (partecipazione al preliminare di Champions ed Europa League). Dodici mesi dopo la cifra (record) salì a 128,557 milioni contando i 45,6 di market pool (semifinale di Champions). Il trenta giugno del 2019 la cifra incassata è stata di 111,919 (market pool compreso). Il trenta giugno dello scorso anno la cifra è radicalmente scesa a 80,282, conseguenza soprattutto della sospensione del campionato (poi ripreso ma quelle partite e i conseguenti diritti tv saranno contabilizzati il prossimo trenta giugno). Come previsione la Roma dovrebbe tornare a introiti a tre cifre. Soprattutto se andrà fino in fondo in Europa. E se poi partecipasse alla Champions quei 128 milioni che costituiscono il record, potrebbero essere pure superati

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