Il vigile del focus

Mannini l'ultimo esordiente dalla Primavera. Con Gasperini si può tornare a coltivare

Nel 2024-2025, complici l’annata complicata e i tre allenatori diversi, non ha esordito alcun giovane. Non accadeva dal 97-98

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Davide Fidanza
11 Ottobre 2025 - 07:00

Il binomio tra la Primavera della Roma e la prima squadra è sempre stato vincente. I giallorossi hanno storicamente attinto dal proprio settore giovanile, da sempre fucina di grandissimi talenti, con ottimi risultati sotto il punto di vista della patrimonializzazione tecnica ed anche economica. In tal senso, l’altro binomio, quello con Gian Piero Gasperini, sulla carta sembrerebbe essere destinato ad essere ancora più vincente, essendo il tecnico di Grugliasco un allenatore che nel corso degli anni ha dimostrato di saper valorizzare forse meglio di chiunque altro nel nostro campionato i giovani a disposizione. Basti pensare che nella sua esperienza bergamasca, con Gasperini hanno calcato per la prima volta i campi delle grandi competizioni ben ventisei calciatori, praticamente tre esordi per stagione, senza contare quelli che sono arrivati da altrove e hanno comunque avuto l’occasione di diventare grandi con lui, come Orsolini, lo stesso Gianluca Mancini e tanti altri.

Tuttavia in casa Roma, negli ultimi tempi, le cose sono leggermente cambiate. L’ultimo esordio di un Primavera in prima squadra risale infatti al dicembre del 2023, praticamente due anni fa, quando l’allora tecnico José Mourinho gettò nella mischia il giovane Mannini in una partita di Europa League vinta per 3-0 contro lo Sheriff. Da quel momento in poi nessun altro esordio, nessun salto dal settore giovanile alla Prima Squadra. Addirittura, la stagione 2024-2025 è stata la prima senza esordi dalla Primavera dalla stagione 1997-1998, a quasi trent’anni di distanza dall’ultima. Certo, le complicanze della scorsa annata con gli esoneri di De Rossi e Juric avevano costretto Ranieri ad andare sul sicuro per ritirare su la stagione e questo aveva certamente influito. Ma adesso, con un allenatore come Gasp e una rosa che sta cercando di ringiovanirsi, di abbattere il monte ingaggi e di patrimonializzare con giocatori di proprietà, potrebbe essere tornato il momento di dare uno sguardo al settore giovanile romanista.

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