Trecentosessantacinque giorni dopo
Chissà che proprio l’ultima partita del 2025 non possa rappresentare, più che la fine dell’anno, l’inizio di una nuova fase di rilancio per la Roma
(GETTY IMAGES)
Un anno preciso: da Milano per Milan-ROMA all’Olimpico contro il Genoa.
Con ancora addosso il ricordo del freddo patito a San Siro, lassù al terzo anello, mentre gli amici restati nella Capitale, intanto, facevano esplodere le chat di WhatsApp per organizzare Capodanno.
Ranieri, intanto, aveva già messo le sue mani da taumaturgo su una squadra che cominciava a cambiare marcia riuscendo, poi, a inanellare un filotto di risultati utili durato fino a maggio, quando a Bergamo, contro l’Atalanta, solamente la mancata concessione di un calcio di rigore, prima assegnato e poi tolto, riuscì a rallentare la nostra corsa.
Ma questa è un’altra storia.
Mi preme, invece, sottolineare quanto sia differente, almeno oggi, la ROMA che affronterà i rossoblù allenati da De Rossi (qui, più che un articolo, potrei scriverci un libro) da quella che pareggiò contro i rossoneri un anno fa: sono, infatti, solamente tre – Svilar, Mancini e Koné – i giocatori che ritroveremo, certamente, al fischio d’inizio questa sera alle 20.45.
A cominciare dalla difesa dove Hummels, dopo una stagione da influencer a ROMA, ha lasciato il calcio con un anno di ritardo mentre Ndicka, maledizione, è a Marrakech, in Marocco, per la Coppa d’Africa: una competizione sfibrante che non si gioca ogni quattro anni… Ma addirittura ogni due. Sulle fasce: a sinistra c’era il titolarissimo Angeliño che Gasperini non ha, in pratica, mai avuto a disposizione: bentornato in gruppo! A destra non c’è più Saelemaekers: il belga, dopo complessive trentuno presenze in giallorosso, è tornato al Milan così come, in mezzo, dopo averlo annunciato solamente duecentoventidue volte, Paredes è tornato al Boca.
Quella sera, in quel 3-4-2-1 mandato in campo da Ranieri a Milano, nei due dietro Dovbyk, attualmente indisponibile da quasi due mesi, c’erano Dybala e Pisilli. I due, potenzialmente, contro il Genoa potrebbero partire titolari ma, di fatto, ad oggi stanno vivendo – per problemi fisici e prestazioni opache uno o per scelta tecnica il secondo – una stagione piuttosto anonima: chissà, allora, che proprio l’ultima partita del 2025 non possa rappresentare, più che la fine dell’anno, l’inizio di una nuova fase di rilancio.
Per loro, ma soprattutto… Per la ROMA!.
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