Per la Roma

Da palo a palo, c'è Svilar!

Il peso lo do al suo modo di stare in campo: partecipe, motivato, determinato e capace di farci apparire “normali” degli interventi straordinari

(MANCINI)

PUBBLICATO DA Danilo Per la Roma
23 Aprile 2025 - 07:30

«Da quando ha rinnovato non gioca più bene»: di solito queste otto parole sono la chiusura di un cerchio iniziato sempre con: «Ma quando glielo rinnovano il contratto a X?».

Dove X è il giocatore di turno sotto scadenza o quello che si sta mettendo particolarmente in mostra. E figurarsi, allora, se mi metto a utilizzare questo spazio per “pretendere” - mi ha sempre fatto molto ridere l’utilizzo di questa parola nei confronti della ROMA - il rinnovo di qualcuno.
Cosa diversa, invece, augurarmelo di cuore.

Ed è proprio il caso di Mile Svilar… portiere che, ormai da tempo, non mi viene altro modo per definirlo che atomico per tutta una serie di caratteristiche tecniche e fisiche che lo rendono, non solo a mio giudizio, un punto di forza irrinunciabile per la squadra e un patrimonio per la società.

Perciò sì, rinnovo con aumento dell’ingaggio: meritassimo.

Sia chiaro: conosco il calcio moderno… quella firma non significherebbe poi, per davvero, restare. Manco il giorno dopo. Perché se già nelle ventiquattro ore successive l’accordo arriva qualcuno - pensiamo alla Premier - che, senza battere ciglio, offre una cifra fuori mercato a lui e alla società stessa… il giocatore viene difficile pensare che tu possa trattenerlo. Però, intanto, farlo firmare metterebbe il procuratore nella condizione - almeno quello - di non guardarsi intorno. E, soprattutto, il calciatore in una zona di comfort nel vedersi riconosciuti i suoi miglioramenti, l’impegno, l’attaccamento alla maglia.

Tutte cose che abbondano in Svilar. E tutte cose, non a caso, che la Sud ha riconosciuto al portiere con uno striscione - sabato sera - bello e importante se pensiamo a quanto, e come, nel corso degli ultimi anni difficilmente i ragazzi della Curva hanno dedicato attenzioni al singolo invece che al collettivo.

Svilar, un’eccezione insomma.

Lui che ha pronunciato parole al miele nei confronti della ROMA e della città: fa piacere ascoltarle. Ma, non avendo più quindici anni da troppo tempo, do il giusto peso. Il peso, invece, lo do al suo modo di stare in campo che, a quelle parole, dà corpo e sostanza: partecipe, motivato, determinato e capace di farci apparire “normali” degli interventi straordinari.

In una parola… atomico!

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