Accadde Oggi - 1 luglio 2018: viene a mancare Amos Cardarelli
Il "Roscio", scoperto da Fulvio Bernardini, milita nella Roma dal 1950 al 1957, giocando praticamente in ogni ruolo e dando tutto se stesso alla causa giallorossa

Amos Cardarelli visto da Fabio "Hot Stuff" Redaelli
A scoprirlo è "Fuffo" Bernardini. Il Professore, che all’epoca lavora nella Roma, se lo trova di fronte in via XXI Aprile. Amos Cardarelli, venuto a mancare il 1° luglio del 2018, allora è poco più che un ragazzino, che passa lì i suoi pomeriggi giocando a pallone di fronte al negozio di articoli casalinghi dei Fabbricini. Bernardini vede questo ragazzo alto e smilzo, capelli rossi come Malpelo, e rimane impressionato dalla sua forza fisica, dalla "tigna" con la quale è in grado di vincere praticamente ogni contrasto, perciò decide di portarlo a Roma. In giallorosso rimane per sette anni, dal 1950 al 1957, collezionando 158 presenze e segnando 3 gol, contribuendo in maniera determinante all’immediato ritorno in Serie A dopo la retrocessione del 1950-51.
Difensore centrale roccioso ma dotato di piedi buoni, Amos dà tutto se stesso alla causa, giocando praticamente in ogni ruolo: il 25 aprile 1954, contro la Juventus, Carver lo schiera centravanti perché mancano Galli e Bettini, e Cardarelli segna di testa il gol del momentaneo vantaggio. Convocato per le Olimpiadi di Helsinki nel 1952, è costretto a saltarle perché gli viene diagnosticata una pleurite. Sembra che la sua carriera sia compromessa per sempre, ma dopo soli otto mesi Amos torna lì, al suo posto. Perché è quello che sa fare e perché è quello ama fare. Perché se hai indossato i colori di Roma nel momento più difficile e buio, se li hai onorati e riportati dove meritano di essere sempre, allora non potrai mai essere dimenticato. Del resto, Amos ha avuto il ruolo più bello, il più importante: difendere la Roma.
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