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Basilea-Calafiori in stand-by. Capitolo sponsor: si cerca l’accordo con Stake

L’azienda di betting, già partner dell’Everton dei Friedkin, tratta per diventare il nuovo sleeve sponsor romanista

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Simone Valdarchi
01 Luglio 2025 - 07:00

Si è appena concluso un altro mese di giugno caratterizzato, in casa Roma, dalla ricerca di cessioni in grado di generare plusvalenze sul bilancio. A far migliorare i conti del club, però, non può e non deve pensare solo il nuovo ds Frederic Massara, ma anche gli altri reparti della società. Come, ad esempio, quello marketing che, dopo la cacciata di Michael Wandell (licenziato dal ruolo di Chief Commercial & Brand Officer all’inizio di luglio 2024, con la Souloukou che colse al balzo la bufera social sulla felpa dai colori sbagliati per metterlo alla porta), non ha ancora formalmente un suo responsabile.

Nonostante questa assenza, ovviamente, c’è chi nella Roma lavora per portare nuovi partner e garantire al club maggiori entrate fisse dopo la fine dell’accordo col main sponsor Riyadh Season. Con gli arabi non è mai stata intavolata alcuna trattativa per un rinnovo e, tra una settimana esatta, la Roma presenterà la sua prima maglia firmata Adidas per la stagione 2025/26, senza alcun sponsor al centro della divisa. In attesa di un accordo commerciale per riempire quel vuoto (che alcuni esteticamente apprezzano, ma economicamente rappresenta un problema in più da risolvere), la società è in trattativa con Stake, una società di betting, per il così detto “sleeve sponsor”, ovvero lo sponsor di manica. L’azienda, che ha sede nell’isola caraibica di Curaçao, è già presente al centro delle maglie dell'Everton dei Friedkin e dà il nome alla scuderia svizzera Sauber di Formula 1. Il colosso delle scommesse, tra l’altro, è al lavoro da qualche mese per poter operare con licenza anche in Italia (cosa al momento ancora non possibile), dopo aver acquisito il marchio idealbet.it nel novembre scorso.

Sponsor, ma non solo. Nelle ultime ore si è tornati a parlare del contenzioso in essere tra Roma e Basilea. Nell’estate del 2022, Pinto cedette il cartellino di Calafiori al club svizzero per 1,5 milioni di euro più il 40% sulla futura rivendita. Un anno più tardi, il Bologna aveva riportato in Italia il difensore per 4 milioni, col Basilea che aveva versato 1,6 milioni nelle casse della Roma. Gli svizzeri però, a luglio 2024, avevano a loro volta incassato altri 24 milioni dopo il passaggio di Calafiori dal Bologna all’Arsenal in virtù del diritto al 50% sulla rivendita da esercitare nei confronti del club emiliano. A Trigoria sostengono di dover ricevere il 40% di quei 24 milioni, mentre oltralpe credono di aver già chiuso i conti. Un contenzioso che non è destinato però a chiudersi entro breve.

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