RomAntica

La prima della Roma

Alle ore 17.30, al Motovelodromo Appio, un “pubblico numerosissimo” assiste alla vittoria romanista sugli ungheresi dell’Ute: finisce 2-1, il primo gol di sempre è di Cappa

(HOT STUFF)

PUBBLICATO DA Tonino Cagnucci
17 Luglio 2025 - 07:00

Il 23 giugno Italo Foschi ha dovuto diramare un comunicato nel quale si rende noto come sia “priva di qualsiasi fondamento la notizia apparsa su un giornale sportivo della capitale, del passaggio del giocatore Ferraris IV alla Juventus di Torino che cederebbe in cambio il terzino Allemandi. Ferraris IV è vincolato alla Fortitudo e per essa alla Associazione Sportiva Roma che intende formare una squadra composta in grande prevalenza di romani e non consentirà mai che i suoi migliori giocatori trasmigrino in altre società”. 

Oltre a dirimere beghe e a impegnarsi nella messa a punto dell’organigramma ufficiale della Società, reso noto con lo storico O.d.G. numero 1 del 22 luglio 1927, Italo Foschi ha anche fretta di giocare e dispone quindi la messa in calendario di alcune amichevoli di prestigio. Ma materialmente chi si occupa della questione? È difficile, se non impossibile, rispondere in maniera ultimativa alla domanda, sebbene non si possa fare a meno di notare come, all’inizio di marzo del 1927, l’Alba-Audace abbia annunciato le date di un breve tour di match amichevoli (con un articolo apparso sulle pagine de «Il Popolo Illustrato» del 10 marzo 1927) che prevedono anche incontri internazionali: oltre a gare “casalinghe” con la Fortitudo (24 marzo) e il Livorno (2 aprile), sono in cartellone le sfide con i Boemi Erranti (10 aprile), con la nazionale cilena (17 aprile) e con il Lugano (24 aprile).

A questo c’è da aggiungere che nel dicembre 1922 l’Alba, al pari della Fortitudo, aveva affrontato l’UTE nella sua tournee italiana. È facile osservare che anche la Roma, al pari dell’Alba-Audace, nel momento di scegliere una squadra italiana con cui cimentarsi a livello amichevole, sceglierà il Livorno (gara disputata l’11 settembre), mentre per i match internazionali si ripiegherà sul fronte danubiano, trovando l’accordo con Attila di Budapest, Slavia Sofia e UTE (Újpesti Torna Egylet, meglio nota come Ujpest, era impegnata in una tournée che a luglio l’aveva già portata in Spagna, giocando il 26 giugno contro il Valencia, e Portogallo). Il 12 luglio la stampa annuncia l’imminente disputa della gara, o meglio delle gare, visto che l’UTE – prima del confronto di cartello contro la prima squadra romanista, fissato per il giorno 17 luglio – ha accettato d’incontrare, il giorno precedente, la formazione B dei giallorossi.

Facile capire che i dirigenti dell’Alba hanno messo a frutto i contatti maturati durante l’attività bianco verde, assicurandosi così la visita dell’UTE nella Capitale. Il giorno 16, dunque, le riserve scendono in campo con: Ballante, Canestrelli, Bianchi Angelo, Fosso, Scocco, Zamporlini, Scardola, Jacoponi, Bramante, Sbrana, Sansoni III. A disposizione ci sono Evangelisti e Tomasselli. «L’Impero» del 19 luglio dà in campo Giannelli, a posto di Fosso, con riserve Evangelisti e Tomasselli. Nei volumi assemblati da Vincenzo Biancone, in cui sono schedate tutte le gare della Roma, è presente un articolo, purtroppo senza riferimenti editoriali, che segnala in campo Bianchi I Antonio al posto di Fosso. La gara termina con il pareggio per 2-2 e le reti di Angelo Bianchi (su rigore, secondo quanto riportato da «La Gazzetta dello Sport» del 18 luglio) e Scardola

L’indomani, finalmente, ecco scendere in campo la formazione A. La Roma per l’occasione ha fatto le cose in grande e il servizio che collega il Motovelodromo Appio al resto della città è stato potenziato; e, per attirare una folla maggiore, è stato allestito un programma che prevede anche tre gare d’atletica organizzate dall’Ingegner De Bernardinis, che vedono protagonisti gli ex tesserati della Pro Roma; a seguire, dalle ore 15, si tiene lo spareggio del girone finale del Campionato di seconda divisione tra Terni e Savoia. Alle 17:30 è invece il turno di... tutto: AS Roma – UTE. Non certo facile è stato reperire in tempo utile le maglie che sono assemblate da diverse mute. Giorgio Carpi ha probabilmente messo a disposizione le maglie e i calzettoni del vecchio Roman che s’intravedono nelle foto dell’epoca (Ziroli ne indossa una), le altre sono casacche generiche rosse

L’atmosfera al Motovelodromo è ben documentata dal fotoservizio realizzato da Du Bois. Alle spalle dei giocatori s’intravede una folla assiepata ai bordi della pista, e in cronaca «L’Impero» riferisce di una «grande folla» e «Il Messaggero» menziona un «pubblico numerosissimo».

In campo il risultato si sblocca al 35’. Scrive «Il Calcio»: «Al 35’ Ziroli, avuta la palla da Caimmi, fugge, riesce a scartare Fogl III e centra di precisione. Cappa, a un passo dalla porta, segna imparabilmente». 

Neanche quattro minuti e arriva il pareggio. La Roma non demorde e risponde fulminea. È il 43’ quando Rovida serve con un colpo di testa smarcante Tomasz Heger (che poco più di un mese più tardi, il 25 luglio, lascerà per sempre l’Italia), veloce a mettere dentro. Nella ripresa, «La Gazzetta dello Sport» parla di «assedio» della porta romana da parte degli ungheresi, che prendono anche un palo con Schaller, ma il risultato rimane inalterato e incorona con la vittoria la prima storica apparizione sulla scena calcistica mondiale dell’astro della Roma.

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