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da incubo

Le pagelle di Roma-Udinese: Mirante nel deserto

Una squadra molle e confusa. Imperdonabile Perotti, disastrosa la difesa, impalpabili anche gli altri reparti, inconsistenti i cinque sostituti

Antonio Mirante, di LaPresse

Antonio Mirante, di LaPresse

03 Luglio 2020 - 06:30

Da incubo il primo tempo. Molle, lenta, sfilacciata, la Roma riesce nell'impresa di peggiorare la prestazione di Milano, contro un avversario di gran lunga inferiore, dominato un girone fa in 10. Disparità bissata, che però stavolta si vede tutta. Quello che non si vede è la luce. 

6 MIRANTE A metà primo tempo nega la doppietta a Lasagna con un intervento super. Incolpevole sui gol. 

4 PERES Una sua grave disattenzione da ultimo uomo innesca un uno contro zero da brividi. Contributo nullo anche davanti. 

5,5 SMALLING  Nulla di trascendentale, ma tanto gli basta per essere ancora una volta il meno peggio di una difesa che continua a elargire regali e a ostentare sbavature. Nel finale tutto solo in area friulana sbaglia la misura della zuccata, sprecando un'occasione d'oro.  

4 FAZIO Dal 1' a sorpresa per la doppia indisposizione last minute di Mancini e Jesus, soffre Lasagna e lo perde due volte sullo 0-1. Impacciato, abbandona per crampi. 

5 KOLAROV Agisce più da terzo centrale che da esterno puro. E da difensore rimedia in extremis a una leggerezza di Peres, che per poco non costa il raddoppio friulano prima di metà gara. Ma è l'unico acuto di una gara in sordina nelle due fasi. 

4,5 CRISTANTE Con un gran tiro dalla distanza coglie la traversa alla mezzora. Per il resto, va al piccolo trotto e perde la sanguinosa palla che dà origine al gol che dhiude la partita. 

5 DIAWARA In campo dopo l'en plein di disattenzioni decisive nelle prime due gare. Questa volta non si concede sciatterie evidenti e cerca come può di mettere ordine nella manovra. Che però è lenta e confusa anche per sue responsabilità. 

5,5 PEREZ Per mezzora l'insistenza dei compagni a giocare dal lato opposto lo estromette dal match. Poi decide di entrare nel vivo della manovra offensiva e crea tutte le occasioni romaniste a cavallo fra i due tempi. Ma non graffia. 

3 PEROTTI Nell'insolito ruolo di trequartista centrale e con la fascia al braccio, riesce soltanto a infrangersi contro maglie bianconere, e come se non bastasse in una di queste occasioni finisce per colpire un avversario e lasciare i compagni in dieci per un'ora. Imperdonabile. 

5 ÜNDER Titolare dopo oltre 4 mesi e per una volta senza essere legato al leitmotiv del piede invertito: a sinistra il suo mancino sarebbe deputato agli assist, ma è accentrandosi e col destro che trova per primo lo specchio. Dura un tempo. 

4 KALINIC Il centravanti di scorta cerca di non far rimpiangere Dzeko, ma per oltre un'ora le differenze fra i due si notano eccome. Il croato si nota invece pochissimo, mal servito dai compagni e stretto nella morsa difensiva di Gotti. Esce senza lasciare tracce della sua presenza. 

5 MKHITARYAN Ammonito per proteste dalla panchina (un giallo che gli costa la diffida), entra in campo dopo l'intervallo. Senza incidere. 

5 ZAPPACOSTA Subentra con l'ombra di San Siro sulle spalle. Prova qualche sortita offensiva: da dimenticare. 

5 VILLAR Rileva Diawara e in pochi minuti prima rischia, poi prende l'ammonizione. Poco altro da segnalare. 

4 IBANEZ In 20' fa in tempo a rimediare un giallo e guardare la targa a De Paul nell'azione del raddoppio. 

S.V. DZEKO In panchina a sorpresa, diventa la mossa della disperazione quando viene mandato dentro negli ultimi 20 minuti. Ma nemmeno lui può fare miracoli nel deserto.

4 FONSECA Azzarda sette cambi rispetto a Milano, che non lo ripagano. Ma esasperante lentezza e mancanza di idee sono sue responsabilità piene.

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