Pagelle

Le pagelle di Roma-Udinese 2-0: ecco a voi lo Zeki d'oro

Celik sfiora il vantaggio ma firma il 2-0, raccogliendo il meritato premio dell’enorme lavoro. Mancio in trance, genera anche i due gol. Pelle si carica la squadra. Hermoso e Svilar cancellano Zaniolo

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Fabrizio Pastore
10 Novembre 2025 - 06:30

A tutta forza. La Roma ne dà un’altra prova evidente anche senza attaccanti di ruolo, mostrando concentrazione, furore nella riconquista del pallone e concedendo anche il piacere dell’estetica applicata al pallone. E alla fine si riprende il primato.

IL MIGLIORE - 7,5 CELIK. Chiude la prima vera trama pericolosa con inserimento aereo, che fosse largo pochi centimetri in meno sarebbe la realizzazione del più convinto credo gasperiniano: da quinto a quinto. Non si perde d’animo e anzi rende comunque giustizia ai comandamenti di Gasp trasformando in preziosissimo il triangolo con Mancio che produce il 2-0. Zekino d’oro.

IL TECNICO - 7,5 GASPERINI. Si riprende la vetta senza attaccanti, con pochi innesti rispetto a un anno fa, ma con un gruppo che mostra sempre più prepotenza atletica e trame tambureggianti quanto suadenti

7 SVILAR. Festeggia le 100 presenze da romanista. Lo stile non appare impeccabile nel primo intervento, quando respinge quasi in bagher pallavolista, ma risulta efficace. Un po’ alla volta torna bello e (im)possibile: blocca un tiro dal limite, vola nel finale e in mezzo ipnotizza Zaniolo. Più bella cosa non c’è.

7,5 MANCINI. Confermato braccetto di centrodestra, posizione che gli permette di staccarsi e fornire un contributo più che cospicuo in fase offensiva, dove prima genera il rigore, poi l’assist del raddoppio. Non lesina contributi anche dietro e per l’intero match è in piena trance agonistica. Impetuoso.

6 NDICKA. In tripla cifra come Mile, che supporta immolandosi davanti alla porta prima di testarne i riflessi con un disimpegno da brividi. Lo (e ci) salva il santo alle sue spalle.

7 HERMOSO. S’incolla al più osteggiato dallo stadio senza risparmiargli la necessaria ruvidezza di campo. Non a caso ogni suo intervento sull’ex poco apprezzato è scandito dall’approvazione straconvinta dagli spalti. Ispanico-ispanico-ispanico. 

7 CRISTANTE. Affronta da Capitano la squadra della sua terra senza fare sconti, soprattutto nella battaglia, rimediando anche un giallo. Coglie la base del palo con una rasoiata da fuori e si dedica alla legna che neanche un boscaiolo. Faticatore.

7 KONÉ. Sferra il primo (doppio) tiro verso la porta avversaria con un duplice mancino per una volta indirizzato nello specchio. Dalle sue parti si trova spesso a incrociare Zaniolo, che chiuso nella morsa giallorossa pensa più a provocare che a giocare. Lui se lo scrolla con nonchalance. Au revoir.

6,5 WESLEY. A sinistra ormai è di casa e in fase offensiva offre più di uno spunto degno di nota. Anche dietro la sua progressione risulta utilissima, quando rimonta la più pungente ripartenza bianconera frenando Atta lanciato in campo aperto. Motorino.

6 SOULÉ. Il quasi omonimo Solet non è facile da superare e ricorre anche alle cattive pur di bloccarlo. Mati però insiste un filo più del dovuto negli uno contro uno e si infrange più che infilarsi.

7,5 PELLEGRINI. Di nuovo titolare dopo l’ottima prova di coppa condita dal gol. Che sia in palla si intuisce presto, anche in fase di recupero del possesso, poi trova il bis di Glasgow interrompendo la maledizione dal dischetto e firmando l’ennesimo gol all’Udinese, che raggiunge l’altra squadra della regione fra le sue vittime preferite. Ma centro a parte, si carica la squadra sulle spalle. Fascia protetta, anche senza stoffa.

6 DOVBYK. Francobollato da Kabasele prova a farsi largo ma non riesce a trovare grandi spazi. E ancora prima dell’intervallo deve arrendersi a una noia muscolare. Peccato.

6 BALDANZI. Rileva Artem e svaria su tutto il fronte offensivo: gli manca più la concretezza che la volontà.

6,5 EL AYNAOUI. Entra deciso e vince gran parte dei contrasti. Crescente.

6 EL SHAARAWY. Prova a farsi largo nell’attacco leggero, ma non punge.

S.V. GHILARDI. Scampoli finali a destra.

S.V. ZIOLKOWSKI. Si rivede dopo il danno col Plzen che lo ha tenuto in naftalina

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