Pagelle

Le pagelle di Juventus-Roma 1-0: Wesley marcia in più

Il brasiliano abbina scelte e tempi giusti alla proverbiale corsa e genera il gol. Svilar reattivo fra i pali e fuori. I centrali non deludono, mediana e trequarti sì. Bailey, ingresso irritante

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Fabrizio Pastore
21 Dicembre 2025 - 06:30

Vorrebbe ma non può. La Roma impone i propri ritmi anche nella tana della Juventus, scontrandosi però con l’atavico problema della pericolosità sotto porta, prima ancora che del gol stesso. Alla mole di gioco comunque ampia corrisponde un minimo numero di occasioni. Il limite già evidente da tempo deflagra contro squadre di alto rango. Ma il quarto posto è ancora in salvo.

IL MIGLIORE - 6,5 WESLEY. Dipinto fin troppo spesso come un velocista dai piedi grezzi, continua invece con sempre maggiore frequenza ad abbinare alla proverbiale corsa scelte felici e tempi giusti. In entrambe le fasi. Crea l’unica occasione prima del gol e recupera il possesso che potrebbe riaprire il match.

IL TECNICO - 6 GASPERINI. Senza quattro elementi e con due terzi di difesa titolare fuori, ha comunque coraggio nelle scelte e nel condurre la partita. Ma alla lunga le lacune offensive emergono.

6,5 SVILAR. Come sempre maestoso in uscita bassa su Openda. Un attimo prima di segnare Conceicao lo grazia, centrandolo in pieno. Per il resto è tempestivo, chirurgico e reattivo fra i pali e fuori, ma non fa più notizia. Come l’assenza di responsabilità sui gol subiti.

6 MANCINI.  Gioca spesso d’anticipo,  con irruenza “ragionata” anche per il rischio squalifica pendente sulla sua testa. Resiste a qualche noia fisica, in linea con le abitudini.

6 ZIOLKOWSKI. Torna titolare in un’occasione mica da ridere e Gasp gli affida le chiavi del reparto. Inizia con un grande recupero su Openda, poi sceglie bene i tempi di ogni intervento, arrivando anche a un soffio dal tiro che costa il primo svantaggio. Paga dazio sul bis juventino, ma è pur sempre solo contro due a un niente dalla porta.

6 RENSCH. Inedito braccetto sinistro, si mostra molto più sicuro di quanto suggerirebbe il debutto nel ruolo. Ausiliario di Mile nel primo vero salvataggio in area, resta puntuale e concentrato. La difesa in emergenza avrà bisogno di lui.

5,5 CELIK. L’impegno non manca mai, eppure nei confronti con squadre dotate emergono tutti i suoi limiti tecnici, soprattutto quando si affaccia oltre la trequarti

5,5 CRISTANTE. Garantisce la solita sostanza, ma questa volta accompagnata da insolite scelte sbagliate, compresa l’ingenuità che causa l’ammonizione finale.

5 KONÉ. Tanti, troppi errori tecnici per un giocatore del suo livello. Non legge un lancio prevedibilissimo e prende un cartellino più che evitabile. Ne rischia un secondo perdendo l’ennesimo pallone. E nei pressi dell’area avversaria difficilmente sa cosa fare col pallone fra i piedi.

5,5 SOULÉ. Trascorre i suoi 50 minuti abbondanti in campo alla ricerca di uno spunto che non arriverà mai. E rimedia anche un giallo.

5 PELLEGRINI. Il buon periodo sembra evaporare a Torino. Spaesato, mai convinto al tiro, difetta di precisione anche in rifinitura.

5,5 DYBALA. Torna titolare nel teatro di tanti ricordi e nella posizione che tanto fa discutere. Sua la sola occasione del primo tempo, ma alla fine esce senza graffiare.

5 BAILEY. I segnali incoraggianti delle ultime settimane lasciano spazio al passo del gambero. Ingresso che più pigro non si potrebbe, aggravato da una ripartenza buttata in malo modo che esaspera Gasperini durante e dopo la sfida. E dopo poco alza bandiera bianca, lasciando il campo senza rimpianti

6 FERGUSON. Dentro per dare peso all’attacco: prova a reggere l’onda d’urto dei robusti centrali bianconeri riuscendoci solo a sprazzi. Il suo mancino però fa da preludio al gol.

6 BALDANZI. Entra bene, portando un po’ di effervescenza a una manovra offensiva con pochi sbocchi. E trova la rete che regala l’illusione di riaprire la gara al fotofinish.

6 EL SHAARAWY. Anche senza fare sfracelli, in 20 minuti dà la sensazione di essere più vivo di chiunque abbia giocato prima.

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