Le pagelle di Roma-Como 1-0: Bryan contrastante

A mille. La Roma prosegue la strada ripresa a Glasgow, questa volta tenendo i ritmi altissimi per tutti i 90 minuti e contro un’avversaria ben più dotata del Celtic. Il punteggio non racconta in modo esaustivo un dominio tecnico, tattico e atletico mai messo in discussione. E la classifica torna a farsi golosa, a pochi giorni da un altro scontro diretto. 

IL MIGLIORE - 7,5 CRISTANTE. Interprete fedelissimo del pressing feroce dettato da Gasp in campo avverso, alla presenza numero 500 nei club conquista almeno altrettanti palloni. Lotta, contrasta, dirige, supporta difesa e attacco e troverebbe anche la rasoiata vincente, se l’azione non partisse in offside. Ubiquo.

IL TECNICO - 8 GASPERINI. Annichilisce Fabregas ben oltre il risultato. La Roma è uno spettacolo, il 3-0 in EL non era casuale, la vera parentesi è stata quella della settimana scorsa. E si torna a volare.

6,5 SVILAR. Anche nei giorni in cui si rischia poco, Mile riesce a risultare decisivo. Sensazionale in uscita su Douvikas un attimo prima che si vada al riposo. A inizio ripresa deve far ricorso alle sue notevoli doti acrobatiche per evitare che la deviazione di Ndicka diventi scabrosa più che cautelativa.

7 MANCINI. Mostra il grugno più o meno a tutti, rimediando anche un pericoloso cartellino e sfiorando la rissa con l’aspirante attore Ramon in pieno recupero. Ovvero i due volti del furore agonistico. Ma che bello averlo con questi colori.

7 NDICKA. All’ultima gara dell’anno solare in giallorosso mira a farsi rimpiangere e non sbaglia un solo intervento, con il capolavoro del salvataggio finale n piena area su Posh. Senza farsi sentire dai suoi connazionali: torna presto, Evan.

7 HERMOSO. Una grande chiusura in avvio, tanto per confermare l’ottima fase. È in piena fiducia e si proietta anche dall’altro lato: al quarto d’ora ha sulla testa  un pallone più che invitante, ma cerca l’assist. Si trova spesso a fronteggiare lo spauracchio Paz, cancellandolo e costringendolo al giallo da frustrazione. Sfacciato.

7,5 WESLEY. Ricomincia da destra dopo quasi due mesi sul versante opposto e all’inizio non appare impeccabile. Eppure l’occasione d’oro gli capita sul mancino a metà primo tempo, ma alza la mira. Scoccata l’ora di gioco, ce l’ha invece sul piede giusto e non se la fa sfuggire. Ma al di là del gol determinante, sembra non finire mai le energie, anche nei minuti conclusivi, spendendo in modo sacrosanto il fallo da cartellino. Non sarà sempre accuratissimo, ma ha polmoni e voglia da vendere. Maratoneta.

6,5 KONÉ. Come il suo partner lì in mediana, argina ogni (ri)partenza comasca, sfruttando nel modo migliore dinamismo e lettura delle linee. Difetta un po’ in precisione.

7 RENSCH. Schierato di nuovo a sinistra dopo la buona prestazione di Glasgow, è provvidenziale su Diao nel ribaltamento seguito al controverso intervento su Ndicka in area comasca. Capillare in ogni rincorsa, puntuale negli anticipi.

6,5 PELLEGRINI. Sempre nel vivo, perfino in fase di contenimento, tanto da meritarsi il tributo degli spalti come ai tempi belli. Anche se lo spunto migliore lo offre sul gol annullato. Peccato.

6,5 SOULÉ. Cercato dai compagni con costanza appena ci si distende verso la porta lombarda, alterna ottimi spunti in velocità a qualche imprecisione. Ma la dedizione la mette per tutta la durata della gara.

6,5 FERGUSON. Parte con sfondamento rugbistico, strappando applausi. Poco prima dell’intervallo ha due discrete occasioni, ma è arginato entrambe le volte. A vantaggio già acquisito sfiora il palo lontano con un diagonale mancino. E anche se stavolta non trova la rete, dà battaglia. Tornato sui livelli estivi.

6,5 EL SHAARAWY. Come da abitudini consolidate, entra subito in partita, dedicandosi a entrambe le fasi.

6,5 BAILEY. Ha voglia di mettersi in mostra nel finale e scalda i guanti a Butez. Leon crescente.