Le pagelle di Roma-Milan 3-1: Mancio bevo e tifo Roma
Gianluca indirizza la serata segnando e provocando il rosso a Gimenez. Koné lotta, recupera e strappa. Ndicka oscura Pulisic. Soulé in chiaroscuro. Bentornato Paredes

(GETTY IMAGES)
Siamo in Europa. La rincorsa, lunga ed esaltante non è ancora finita, ma questa è la certezza che arriva dopo il 3 a 1 della Roma al Milan, nell’ultima in casa per Sir Claudio Ranieri. Mancini ci porta in vantaggio, poi Gimenez lascia gli ospiti in dieci. Nonostante l’inferiorità numerica, il Milan pareggia con Joao Felix, su regalo della nostra difesa. Nella ripresa, la punizione di Paredes indica la via, mentre Cristante chiude i conti.
IL MIGLIORE - 8 MANCINI. Dopo 3’ ci porta in vantaggio, battendo Maignan di testa, su calcio d’angolo. Dopo 20’ provoca l’espulsione di Gimenez, evocando dolci ricordi di uno dei tanti Roma sì e Feye no. Poi, nella ripresa, ci guida alla vittoria, amministrando. Il migliore.
IL TECNICO - RANIERI 9. Il miracolo è compiuto. La Roma l’anno prossimo giocherà in Europa e lo deve solo a Claudio Ranieri. Doveroso e commovente il tributo dell’Olimpico.
7 SVILAR. La sua rabbia dopo il gol subito è quella di tutti i romanisti, dopo la disattenzione della linea difensiva, a cui comunque aveva messo una pezza, murando su Jimenez a distanza ridotta. Ci salva anche nella ripresa, quando chiude lo specchio in uscita bassa a Leao. Altre Mile volte ancora.
6,5 CELIK. Non ha un compito facile, ma lo porta a termine con attenzione, senza troppe sbavature. Lo studente si applica.
7 NDICKA. Dalle sue parti dovrebbe esserci un certo Pulisic, ma se l’americano è impalpabile, grande parte del merito è di Evan, che chiude sempre in modo puntuale, senza disdegnare anche qualche salita palla al piede. A Torino può chiudere il campionato, senza aver mai saltato neanche un minuto. Sempreverde.
6 SOULÉ. Ranieri lo conferma largo a destra, anche con Saelemaekers titolare. I migliori spunti, in avanti, sono sempre i suoi, compreso il corner da cui arriva l’1-0. La sua gara, però, è macchiata dal grave errore di lettura in fase difensiva, quando si dimentica di seguire Jimenez, aprendo le porte al pari milanista. Soulé in chiaroscuro.
7 CRISTANTE. Nessuno come lui garantisce equilibrio alla Roma, per questo Ranieri non ne fa mai a meno. Chiude i discorsi, battendo Maignan per il 3 a 1 con un bel destro dal limite. Soldato Bryan.
7 PAREDES. Dopo oltre un mese torna titolare. La solita qualità in regia e la perla, su punizione, che ci dà il nuovo e definitivo vantaggio. Che non sia l’ultimo tango a Roma.
7,5 KONÉ. Lotta, recupera palloni e strappa, mettendo in imbarazzo il centrocampo del Milan. In una parola: dominante.
7 ANGELIÑO. Vive in accelerazione continua. Paga queste sue corse con la mancata lucidità in alcune scelte finali, fatta eccezione per l’azione del 3 a 1, che nasce da una sua sovrapposizione. Motorino.
6 SAELEMAEKERS. Ranieri lo mette al fianco di Shomudorov, in attacco. Alexis prova ad accendersi, ma i tre centrali del Milan non gli lasciano mai lo spazio per pungere. Niente legge dell’ex.
6 SHOMURODOV. Ha due occasioni per scappare a campo aperto, ma non le sfrutta. Strappa comunque la sufficienza per l’abnegazione senza palla, che porta la Roma a recuperare, spesso, il possesso in attacco. Trottola.
6 RENSCH. Dopo l’errore a Bergamo, Ranieri lo butta in campo nella ripresa e lui prende il posto di Soulé, a destra. Fa avanti e indietro con diligenza nel finale. Utile.
6,5 GOURNA-DOUATH. Meno geometrie, ma più gamba rispetto a Paredes. Regista alternativo.
6,5 EL SHAARAWY. Entra solo nel finale, ma gli basta per incidere. Suo il passaggio che premia la corsa di Angeliño, dal quale nasce poi la rete di Cristante. Azione rapida.
6 BALDANZI. Solo pochi istanti per Tommaso, che però gestisce bene un paio di possessi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA