Ranieri uno di noi, grazie per sempre
Uno stadio Olimpico da record: oltre 68mila. storie d’amore ed addii: oltre al tecnico saluta anche Hummels. Pellegrini in panchina, la Curva Sud: «Al tuo fianco»

(GETTY IMAGES)
Grazie per sempre Claudio. «Uno di noi, Ranieri uno di noi» così un Olimpico da record, con ben 68mila tifosi giallorossi, ha deciso di omaggiare questo “Signore del calcio” romano e romanista alla sua ultima panchina in casa ed a 500 presenze da allenatore in Serie A. Come se non bastasse salutarsi in questo modo spassionatamente romantico e degno di certi addii, la sfida contro il Milan regala tre punti fondamentali alla Roma per la corsa Champions.
Come sempre tutto parte dal cuore pulsante dello stadio e una coreografia straordinaria ha dato il via alle danze dalla Curva Sud: «Un grande condottiero...un romanista vero» questo lo striscione tutto dedicato a chi, come aveva già annunciato lo speaker dello stadio a pochi minuti dall’inizio della gara «non ci ha mai abbandonato». La semplicità mai banale di un settore idealmente diviso in due parti con tantissimi cartoncini rossi a destra per incorniciare in giallo il suo nome «Claudio Ranieri», e sull’altro lato, quello sinistro completamente giallo, si legge l’acronimo «ASR». Un connubio indissolubile che nulla potrà mai scalfire, ancor di più ora che società e piazza sono pronti ad accoglierlo presto in dirigenza.
Anche la Tevere ci ha tenuto a salutare il mister «Grazie per sempre». Così come i ringraziamenti sono arrivati dall’Airc 1971 nello stesso settore. Poi ancora: «Mister al cuor non si comanda» o «In questo calcio non c’è paragone, con chi della Roma ha onorato stemma e nome. Lode a te». Ed infine, l’ovazione a centro del campo a fine partita: l’arrivo dei suoi due nipoti, la lupa come riconoscimento, gli applausi, i cori, il paseo d’onore gli occhi lucidi di un uomo di altri tempi che ha ancora una volta riacceso la speranza di una piazza. Una notte degna di “soli” romanisti. Mentre Ranieri si ruba giustamente la scena sotto anche gli occhi attenti di Ryan Friedkin in tribuna, Pellegrini si gode l’ennesimo messaggio d’amore della sua gente. In panchina, con i suoi compagni, nel suo stadio, tra la sua gente nonostante le stampelle ed una stagione finita. «Sempre al tuo fianco» così la Curva si stringe ancora una volta al suo Capitano da poco tornato dalla Finlandia per l’operazione al ginocchio. Poi ancora poco prima dell’intervallo «Il romanismo quell’ideale che abbraccia ogni generazione... quel sogno che ogni romanista avrà sempre nel cuore» con tre stendardi ad onorare i capitani di questa città ed il mister che lo ritraggono in tre diversi abbracci con Totti, De Rossi ed infine Pellegrini. Anche la Tevere risponde: «Sempre dalla parte dei romanisti».
Storie d’amore e di addii (alcuni certi altri semplicemente possibili), da Claudio a Lorenzo fino a Mats Hummels. Il campione di Germania, storica bandiera del Borussia Dortmund ha salutato lo stadio nell’ultima gara casalinga della sua storia: il difensore centrale tedesco si ritirerà come già annunciato infatti a fine stagione e nel prepartita è stato premiato con una maglia speciale che celebra le 645 presenze in carriera.
© RIPRODUZIONE RISERVATA