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Le pagelle di Inter-Roma: Rui ci tiene a galla

Un gran riflesso del portoghese chiude la porta fino al maledetto finale. Cristante è ancora cuore e anima della squadra, Zalewski nel pallone contro Dumfries

Rui Patricio durante una partita della Roma

Rui Patricio durante una partita della Roma (GETTY IMAGES)

30 Ottobre 2023 - 07:00

Non quella che avrebbe dovuto forse, ma la gara che poteva fare. La Roma più che incerottata e con due giorni in meno di riposo rispetto agli avversari prova più che altro a non prenderle. E per 81’ l’intento riesce. Si chiude senza punti, ma con la consapevolezza di aver dato tutto. Anche se non è molto.

IL MIGLIORE 6,5 CRISTANTE Mezzala senza licenza di offendere per un tempo, è sempre ordinato quando si tratta di contenere. E se la Roma si affaccia dalle parti di Sommer lo deve a Bryan: lo stacco in sospensione impegna seriamente il portiere, poi ci prova anche dalla distanza. Cuore e anima.

IL MISTER 5,5 MOURINHO Prova a limitare i danni e per nove decimi della sfida ci riesce, poi viene punito da un episodio e da una contingenza poco equilibrata da ogni punto di vista.

6,5 RUI PATRICIO Che stavolta non gli spetti un match da spettatore può immaginarlo anche prima del fischio d’inizio. Lo stato d’assedio è più impegnativo nelle prime battute che nel resto della sfida. Prima deve ringraziare la traversa, poi tocca a lui sfoderare il riflesso migliore. E tiene viva la speranza fino al gol.

6 MANCINI Dopo meno di un quarto d’ora Maresca gli sventola il giallo per proteste nonostante la fascia e minaccia di bissare la sanzione. Potrebbe sbandare, invece regge.

6 LLORENTE Nell’ora di pura resistenza riveste il ruolo di leader indiscusso: anticipa, salva, si immola quando è il caso. Poi però sguarnisce la postazione di capo sentinella proprio nel momento topico. Peccato.

6 NDICKA L’Inter predilige a lungo gli attacchi dal suo versante ed è costretto agli straordinari per soccorrere Zale e arginare la vena straripante di Dumfries. Tutto sommato tiene.

5,5 KRISTENSEN Dalle sue parti si aggira lo spauracchio Dimarco, che il danese cerca di limitare come può. Sbrigativo nei modi e tecnicamente approssimativo, ma efficace. Soltanto però fino alla fuga del dirimpettaio conclusa con l’assist determinante.

6 PAREDES Nella prima parte si bada a rinviare lungo e poco altro e il suo apporto non può che risultare limitato al contenimento, che gli costa pure il giallo da squalifica. Lo spirito di sacrificio però è encomiabile.

5,5 BOVE Come da abitudini, non lesina impegno e corsa, anche se spesso senza una meta precisa. Rischia la caviglia su un’entrataccia di Calhanoglu, ma si rialza: quando esce, è per scelta tattica. 

5 ZALEWSKI Sulla sua corsia Dumfries pare imprendibile. Mentre l’olandese fa il bello e il cattivo tempo, Nico non trova mai il passo giusto per fermarlo, pur con tutto l’impegno.

5 LUKAKU I riflettori di San Siro sono tutti su di lui, così come i tanto annunciati fischi. Né gli uni né gli altri risultano centrali, perché il pallone dalle sue parti arriva col contagocce.

5,5 EL SHAARAWY Nella serata più difficile per le punte, ha un solo guizzo che frutta una punizione dal limite. Il massimo possibile per come si mettono le cose per gran parte del match.

6 CELIK Entra a sinistra nell’ultima fase della gara e da lì in poi i rischi su quel lato scemano sensibilmente.

S.V. AOUAR In una manciata di minuti si ricorda per una palla persa a trequarti e una spedita al terzo anello.

S.V. BELOTTI Insegue ogni avversario con la tempra di un terzino. Generoso.

S.V. AZMOUN Non fa in tempo a farsi notare.

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