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Mancini in gol e Bryan, Nazionale e Capitano: l'Italia passa in Moldavia

"Schiava di Roma", la formazione di Gattuso passa 2-0 in trasferta: Cristante con la fascia al braccio, Gianluca la sblocca allo scadere. Ora la Norvegia, poi i playoff

(FIGC.COM)

PUBBLICATO DA Pietro Laporta
14 Novembre 2025 - 06:30

Schiava di Roma, l’Italia si avvicina alla conclusione del proprio girone di qualificazione ai prossimi Mondiali. C’è tanto, tantissimo di giallorosso nella vittoria per 2-0 ottenuta dagli Azzurri in Moldavia. A partire da Bryan, Nazionale e Capitano: citazione testaccina a parte, è Cristante a guidare l’Italia con la fascia al braccio, e con il 16 sulla schiena. Un look identico, per numeri e gradi, a quello di Daniele De Rossi, ultimo romanista a rivestire il ruolo di capitano della Nazionale, nel 2017.

Ad attendere la formazione di Gattuso, una partita diventata difficile ancor prima di iniziare: il netto successo per 4-1 della Norvegia contro l’Estonia ha di fatto ipotecato la qualificazione ai prossimi Mondiali di Haaland & Co., che sarebbe diventata matematica se l’Italia non avesse vinto in Moldavia. Nonostante un solo punto in classifica e ben 26  reti subite nel girone alla vigilia, i padroni di casa hanno però saputo difendersi bene sin dall’inizio, con l’Italia costretta da subito ad un vero e proprio assedio.

Nella serata in cui un romanista tornava ad essere capitano degli Azzurri, non poteva che essere un romanista a sbloccare il match: il protagonista di serata è Gianluca Mancini, che con un’incornata tanto potente quanto precisa - «Ho un passato da attaccante nelle giovanili, quando colpisco cerco di metterci più forza possibile» ha rivelato nel post partita - ha portato in vantaggio i suoi all’88’. Un finale incredibile, specialmente se si pensa che Mancini sembrava destinato al cambio già in avvio, dopo un colpo subito: «Ho preso la classica “vecchietta”, ma la maglia della Nazionale è troppo bella: per farmi uscire devono togliermi una gamba». Le parole sono del numero 23 giallorosso, dopo il cui gol è arrivato il raddoppio, in pieno recupero, del giovane interista Pio Esposito.

Gli Azzurri hanno così vinto la sesta partita su sette del proprio girone, ma con ogni probabilità andranno ai playoff: una regola su cui ha avuto qualcosa da ridire anche il Ct Gattuso nel post partita, non dopo essersi tolto qualche sassolino dalla scarpa in merito ai cori di contestazione intonati dai tifosi italiani: «Sentire 500 tifosi che per tutto il match, in trasferta, ci dicono di andare a lavorare... non lo accetto». Il Mondiale manca però da 11 anni: a Gattuso, Mancini, Cristante e a tutta la Nazionale il compito di mettere a tacere quei cori.

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