Nazionale, Gattuso vede il Mondiale
L’Italia si giocherà la sua partecipazione il 26 marzo in casa con l'Irlanda del Nord e poi in trasferta il 31 contro la vincente tra Bosnia e Galles. Il ct: «Fermiamo il campionato»
(GETTY IMAGES)
Rispetto per tutti, paura di nessuno. Che una tra le frasi più iconiche (e magari anche tra le più scontate) in ambito calcistico rimanga nella testa dei giocatori della Nazionale da qui a fine marzo. Solo allora gli Azzurri si giocheranno l’accesso ai Mondiali che si terranno dall’11 giugno al 19 luglio 2026, tra Canada, Messico e Stati Uniti (sarà il primo Mondiale di calcio nella storia con tre paesi ospitanti). Rispetto per tutti, perché la storia recente dell’Italia, a rischio esclusione per la terza Coppa del Mondo di fila ed eliminata nelle ultime occasioni da Svezia e Macedonia del Nord, non ammette altrimenti. Paura di nessuno, perché a parlare per sé è la storia, quella vera, della Nazionale, quattro volte campione del Mondo e due volte sul tetto d’Europa. E anche perché il sorteggio che si è svolto ieri a Zurigo non è stato troppo severo verso Donnarumma e compagni. Dopo il girone chiuso alle spalle della Norvegia con sei vittorie su otto l’Italia si presentava tra le teste di serie, con la Svezia come principale pericolo (indicata anche da Gianluigi Buffon, presente al sorteggio, come formazione da evitare); quindi Macedonia del Nord, Romania e Irlanda del Nord.
L’urna, benevola, ha assegnato a Gattuso questi ultimi, reduci dal terzo posto conquistato nel girone con Germania e Slovacchia. L’Italia giocherà in casa la semifinale, che si disputerà in gara secca, giovedì 26 marzo (ancora da stabilire se alle 18 o alle 20.45). Cinque giorni più tardi, qualora si riuscisse, al terzo tentativo, finalmente ad accedere in finale, ci sarebbe la sfida contro la vincente di Galles-Bosnia: la partita si giocherebbe eventualmente in trasferta.
Tra un percorso non impossibile e il buon cammino fatto comunque nel girone (impossibile tenere il passo della Norvegia, che ha chiuso a punteggio pieno), gli Azzurri guardano con ottimismo ai payoff, probabilmente per la prima volta senza la paura di chi teme la figuraccia Mondiale. Anzi, si tengano a mente le parole di Buffon: «A volte un contrattempo, come il playoff, può anche essere benefico, perché può restituire attenzione e umiltà». È d’accordo Gattuso («Sorteggio alla nostra portata») che non ri risparmia una provocazione: «In Turchia fermeranno il campionato: facciamolo anche noi».
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