AS Roma

Per mettere la quarta l’ostacolo è il Verona: Roma in campo alle 15

Zanetti con Gasperini ha collezionato solo pesanti sconfitte. Per i bookmakers i giallorossi sono largamente favoriti. L’ultima loro vittoria da queste parti nel 1973

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Daniele Lo Monaco
28 Settembre 2025 - 06:00

Usando uno di quei paradossi che ogni tanto gli allenatori tirano fuori, si potrebbe dire che quella di oggi pomeriggio col Verona (calcio d’inizio ore 15, stadio Olimpico ancora esaurito, telecronaca esclusiva su Dazn, radiocronaca obbligatoria su Radio Romanista) sia la partita più importante della carriera di Gasperini. In fondo è un po’ così se è vero, come è vero, che il Console Gian Piero è venuto a guidare le legioni romaniste per dare un senso diverso al suo curriculum, e nella scalata verso il Paradiso battere oggi il Verona avrebbe un significato rilevantissimo. Intanto perché sarebbe la quarta vittoria su cinque partite di campionato (la quinta su sei partite ufficiali, includendo anche l’Europa League), poi perché il Napoli gioca solo in serata a Milano e quindi ci sarebbe intanto la possibilità di gustare il primo posto in classifica per qualche ora, sapendo che a seconda dell’esito della sfida di San Siro ci si potrebbe poi ritrovare con una fantastica ammucchiata a tre in testa, oppure a un punto dalla vetta, o, in caso di vittoria in trasferta della squadra di Conte, gli unici lanciati all’inseguimento della capolista. Insomma, un bel sapore per chi negli anni questo gusto un po’ l’ha perso. Siamo solo alla quinta giornata, per carità (per dire, l’anno scorso dopo la quinta giornata in testa c’era il Torino), ma se pensiamo alle cautele con cui Gasp era stato accolto sarebbe davvero un inizio benaugurante.

Ma queste sono solo chiacchiere, magari corroborate un po’ dalle quote dei bookmakers che danno un evidente vantaggio alla vittoria dei padroni di casa (1,40 la quota riconosciuta per ogni euro scommesso, 4 volte verrebbe pagata una scommessa sul pareggio, 8,50 quella sulla vittoria dei veneti). Ma la partita si gioca poi sul campo e a vedere quello che i ragazzi di Zanetti hanno combinato alla lanciata Juve di Tudor non c’è da star troppo tranquilli: dalla rivoluzione estiva, il Verona è uscito con qualche soldino in più nelle casse (anche la Roma ha partecipato con una dozzina di milioni, andando a prendergli Ghilardi) e tanti prospetti interessanti, tra cui l’ex giallorosso Nelsson in difesa, e i talentuosi attaccanti Orban (che ha fatto impazzire i difensori della Juve) e il brasiliano Giovane.

Nella sua carriera quando ha affrontato squadre schierate con il 352 Gasperini a volte ha rinunciato ad un difensore centrale per contrapporsi con un naturale 4231, ma come ha fatto capire ieri in conferenza stampa non è questo il momento per rinunciare ad uno dei centrali che gli stanno dando così tanto in termini di rendimento. Quindi vedremo per forza uno dei tre difensori salire per andare a prendere alto una mezzala avversaria, nell’ottica di quella partita aggressiva che come al solito la Roma ha preparato. Peraltro la tradizione è tutta dalla parte giusta: nelle 38 precedenti sfide nella capitale, 28 volte hanno vinto  giallorossi, appena 2 i gialloblù, l’ultima volta addirittura nel 1973. Ancora più impietoso il confronto tra allenatori: sette precedenti, sette vittorie per Gasperini per un totale di 24 gol segnati, contro 3 subiti. 11 sono le reti prese da Zanetti nelle ultime due partite. Un diluvio.

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