AIA, Aureliano e gli altri ex arbitri superano l’esame per passare al Var
A Lissone hanno superato la doppia prova conclusiva del corso per Video Match Official anche Giua, Prontera e Ghersini. Cosso di Reggio Calabria l’unico solo bocciato

A tutta tecnologia. Così l’AIA nelle intenzioni dei suoi leader prosegue il cammino verso la stagione che avrà inizio tra meno di un mese. Ieri a Lissone si è svolta la sessione conclusiva, che prevedeva una doppia prova, del Corso di qualificazione per Video Match Official (VMO). Una parte teorica, con quiz sul Regolamento e sul Protocollo VAR e una pratica, con la simulazione di interventi su episodi tecnici e disciplinari. I candidati sono stati valutati prendendo in considerazione tre criteri fondamentali: la precisione delle decisioni, la tempestività dell’intervento e la qualità della comunicazione con il collega in campo.
Tutti promossi tranne uno gli ormai ex arbitri, “usciti” a fine stagione dal rettangolo di gioco per motivi di età o raggiunto limite di permanenza nel ruolo: semaforo verde per Gianluca Aureliano, Davide Ghersini, Antonio Giua, Marco Monaldi, Alessandro Prontera, Daniele Rutella e Alberto Santoro e gli ex assistenti Stefano Del Giovane e Emanuele Prenna. Un solo bocciato, Francesco Cosso della sezione di Reggio Calabria.
Infine, sempre tra i dismessi della CAN di fine 2024-25, resta a margine il caso di Gabriele Scatena, che dopo gravi accuse sui social al sistema arbitrale il 30 luglio scorso ha presentato il ricorso presso il Tribunale Federale. Il fischietto di Avezzano potrebbe fare appello al fatto di essere stato l'unico arbitro nella stagione scorsa ad aver arbitrato solo 8 partite per poi subire un infortunio, documentato con certificato medico della ASL, ma che, secondo quanto riportato dallo stesso Scatena su alcuni post, sarebbe stato messo in contestato dal medico dell'AIA.
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