Var & eventuali

Atalanta-Roma: Sozza, dubbi su rigore e protocollo. E si è giocato un tempo...

L'arbitro non se la cava molto bene e alla fine fa pure segno di aspettare auricolare alla mano, come se ci fosse un check in corso: ma di che? 

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Gabriele Fasan
13 Maggio 2025 - 08:52

L’episodio chiave di Atalanta-Roma è al 21’ del secondo tempo e lascia molti dubbi per la gestione. Ranieri, infatti, gara sbotta (ammonito dopo il fischio finale). Koné, liberato in area da Angeliño, arriva a contatto con Pasalic in corsa. Sozza concede il rigore ma viene richiamato da Abisso, al Var, per on field review. È proprio l’interpretazione sul protocollo che lascia ampi dubbi: il tocco con il piede, evidentemente visto da Sozza non c’è, ma Pasalic, che sbaglia l’intervento e tocca Koné  - che altrimenti andrebbe in porta - che, in caduta, rovina a terra.

L’articolo è il 12, che regola falli e scorrettezze: «è da considerare punibile il calciatore che con il corpo impedisce la progressione dell’avversario o ostacola un avversario venendo a contatto con lui». Se anche questi rigori rientrano nella categoria “generosi”, quante volte ci hanno detto che se l’arbitro vede un contatto si dovrebbe lasciare a lui l’interpretazione di intensità e quindi debba prevalere la scelta del campo? Anche in questo caso “arbitra” Abisso e, forse, fa sbagliare Sozza.

Sozza che non se la cava molto bene neanche col resto della gara: decide di lasciar giocare molto e di estrarre pochi cartellini specie nel primo tempo (ne commina uno solo, per Djimsiti al 90’), ma non gli riesce benissimo, se prendiamo in esame i soli  51’49” di tempo effettivo. Un tempo, in pratica. Tanto più che gestisce male il recupero finale: assegna 5 minuti (nonostante i 3 minuti di check) e non fa battere - inspiegabile - l’angolo finale per la Roma che assegna a 8 secondi dal termine del recupero, facendo pure segno di aspettare auricolare alla mano come se ci fosse un check in corso: ma di che? 

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