L'Alfabeto

L'alfabeto di Roma-Torino: dove tutto ha inizio

Contro il Toro il debutto di Conti e il primo gol di DDR, la prima Coppa Italia nel ‘64. e le due che fanno da antipasto allo Scudetto. Festeggiato proprio contro i granata il 15 maggio

PUBBLICATO DA Lorenzo Latini
14 Settembre 2025 - 07:30

Amedeo

A - Il Fornaretto è protagonista - suo malgrado - della burrascosa semifinale di Coppa Italia contro il Toro del 23 maggio 1943: accusato di aver dato un calcio al guardalinee, il centravanti viene prima squalificato a vita, in seguito riabilitato.

Bomber vero

B - Che fa rima con Ruggiero. Rizzitelli è uno dei tanti doppi ex di Roma e Torino: dopo sei anni in giallorosso, dal 1988 al 1994, approda in granata: lì resta due stagioni, segnando 31 gol in 63 partite, prima di trasferirsi al Bayern Monaco.

Ciccio

C - Ovvero Francesco Graziani. A proposito di bomber che hanno vestito entrambe le maglie, come dimenticare il protagonista (assieme a Pulici) dell’ultimo scudetto granata, nel 1975-76. A Roma tre stagioni, dal 1983 al 1986, con 21 reti in 97 presenze.

Dibba

D - Agostino decide insieme ad Ancelotti la sfida casalinga contro il Torino del 5 ottobre 1980: la Roma di Liedholm vince 2-0 e si prende la vetta solitaria della classifica dopo quattro giornate.

Epifania

E - Il giorno della Befana del 2002 è una data da ricordare: non solo per lo splendido gol di Totti, che mette al tappeto il Torino, ma anche perché prima dell’incontro la Roma sfila con la Coppa Scudetto conquistata nella stagione precedente.

Finali

F - La gara contro il Torino non può non rievocare le due Coppe Italia vinte nel 1980 e nel 1981: entrambe contro i granata, entrambe ai calci di rigore, sono il preludio all’estasi tricolore che arriverà di lì a poco.

Gigi

G - Artefice dell’ultimo scudetto granata, Radice allena il Torino dal 1975 al 1980 e poi di nuovo dal 1984 al 1988, collezionando in tutto 374 panchine. Nel 1989-90 guida la Roma nella stagione del Flaminio, conquistando un sesto posto. Celebre lo striscione dedicatogli dai tifosi romanisti: «Un uomo solo al comando, con 11 leoni al suo fianco. La sua “maglia” è giallorossa, il suo nome è Gigi Radice».

Hall of fame

H - Di quella giallorossa fa parte dal 2012 Franco Tancredi, eroe della Roma Anni 80, che torna da ex all’Olimpico proprio con la maglia del Torino. Il 24 febbraio 1991 il portiere riceve un’accoglienza da brividi. «Ieri, oggi e domani Franco nel cuore degli ultrà», recita uno striscione alla base della Sud. Che chiama il giocatore sotto la Curva: lui applaude e ringrazia, ricevendo un’autentica ovazione prima e dopo l’incontro.

Immensi

I - La Roma di Kovacs è devastante il 28 maggio 1933 a Campo Testaccio: il Torino viene travolto 7-1 grazie alla tripletta di Eusebio, alla doppietta di Fasanelli e ai gol di Bernardini e Costantino.

Lacrime

L - Quelle versate da Peppe Giannini per la rimonta sfumata nella finale di Coppa Italia 1992-93: sconfitta 3-0 a Torino, al ritorno la Roma di Boskov getta il cuore oltre l’ostacolo, ma il 5-2 non basta. Il Principe - autore di tre gol su rigore - colpisce un palo che lascia strozzato in gola l’urlo del gol.

Marazico

M - Il 10 febbraio 1974 una Roma in piena emergenza scende in campo con tanti giovani all’Olimpico contro il Torino: Liedholm schiera anche un’ala di belle speranze che si chiama Bruno Conti. Per il futuro campione è la prima di 402 gare in maglia giallorossa.

Nicolè

N - Il suo gol all’85’, il 1° novembre 1964, permette alla Roma di battere 1-0 i granata e di conquistare così la prima Coppa Italia della sua storia.

Ottantadue

O - Tante sono le vittorie giallorosse nei 186 precedenti ufficiali contro il Torino; 47 i pareggi, 57 le sconfitte. Il bilancio complessivo è di 273 gol segnati e 238 gol subiti.

Prima volta

P - Il 10 maggio 2003 Daniele De Rossi segna il primo gol della sua leggendaria carriera: lo fa in una sfida casalinga contro il Torino, a vent’anni (meno cinque giorni) da un altro 3-1 contro i granata. Quel giorno, con una botta da fuori che bacia il palo e finisce dentro, DDR dà ufficialmente via a una storia ormai divenuta leggenda.

Quindici maggio

Q Il giorno della festa, quello in cui all’Olimpico si celebra la Roma Campione d’Italia 1982-83: il tricolore è arrivato una settimana prima a Marassi, ma quel giorno gli spalti sono stracolmi di tifosi e bandiere. Ago riceve dal capitano granata Dossena un cuscino di rose tricolore a forma di Scudetto. 

Retrocessione

R Battendo 3-2 il Toro all’Olimpico il 31 maggio 2009, la Roma lo condanna alla Serie B. A segno per noi Menez, Vucinic e Totti.

Straordinario

S - Mandato in campo da Spalletti all’86’ con la Roma sotto di un gol, il 20 aprile 2016 Francesco Totti rende possibile l’impossibile: il Dieci segna due reti in 3’ e ci regala la vittoria per 3-2.

Testa a testa

T - La stagione 1941-42, quella del nostro primo Scudetto, è caratterizzata da un’accesa sfida a distanza con i granata. Dopo un lungo testa a testa, il 31 maggio 1942 la Roma effettua il definitivo sorpasso, prendendosi la vetta che non lascerà più.


Ugolotti

U - Un gol all’87’ del difensore permette ai giallorossi di battere 2-1 in rimonta i granata l’11 settembre 1977. Di Di Bartolomei l’altra rete romanista, che aveva risposto all’iniziale vantaggio granata con Pulici.

Verde

V - Il 9 giugno 1929 la Roma gioca per la prima volta in maglia verde: il Torino arriva a Roma con la divisa granata, per non confondersi ai giallorossi serve un’altra maglia. Allora Zi’ Checco rimedia delle maglie da allenamento tutte verdi. Per la cronaca, la Roma vince 6-1 al Motovelodromo Appio.

Zona cesarini

Z - Grazie a un gol di Alessandro Florenzi sotto la Curva Sud al 92’, l’Olimpico esplode e la Roma di Rudi Garcia batte 2-1 il Torino di Ventura il 25 marzo 2014.

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