Cogito Ergo Sud

Chiedere scusa a se stessi

Giacomino, per quanto l’amava, fosse stato vivo ci sarebbe rimasto male non tanto per se stesso, ma per la figura fatta dalla  Roma. Ora sì che te la stanno trattando bene

(AS ROMA)

PUBBLICATO DA Tonino Cagnucci
12 Settembre 2025 - 06:00

Non si trattava di guardare avanti, né di portare rancore standolo a ricordare. L’assenza della Roma al funerale di Giacomo Losi era solo un buco nero nel cuore dove non ci potevi non cadere. Non si doveva fare finta di niente. Da ieri dentro quel buco c’è un fiore. La Roma ha chiesto scusa alla famiglia Losi per l’assenza all’ultimo saluto. Se c’era un gesto da fare era questo. Personalmente questa cosa la preferisco all’arrivo di mille Sancho. Mi faceva male che la Roma, la mia Roma, la nostra Roma, che è stata sempre stata una casa per i romanisti, che è stata sempre cara, che è stata sempre la cosa che ci fa quello che siamo, non aveva salutato Giacomino. 

Lui che per tanti anni ci aveva guidato per mano, rispettato sempre, cremonese diventato romano, che una volta lasciata la Roma ha scelto di non giocare più “perché io sono innamorato della Roma come faccio a giocare con un’altra maglia?”. Come si fa? Non ho mai amato troppo il coro “tifiamo solo la maglia” ovvio che la maglia, la Roma, i colori, la bandiera stanno sopra a tutto, ma la differenza la fanno gli uomini che la indossano. Ieri De Rossi, unico ad averle già fatte, Massara, Ranieri hanno chiesto scusa non tanto alla famiglia Losi, ma alla Roma stessa. E chiedere scusa a se stessi, sapersi perdonare è l’unico cosa che si poteva fare per far contento Giacomino. Lui, per quanto l’amava, fosse stato vivo ci sarebbe rimasto male non tanto per se stesso, ma per la figura fatta dalla  Roma. Ora sì che te la stanno trattando bene.

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