Cogito Ergo Sud

Mi fido di te

Del Var no, ma di questa Roma sì. E ti pare che non sono disposto a perdere una partita?

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Tonino Cagnucci
02 Dicembre 2025 - 06:00

Quello che mi preoccupa dopo la sconfitta col Napoli è che Felici è un bel giocatore, Idrissi anche di più, Palestra potrebbe essere considerato tra i migliori esterni del campionato; che il Cagliari a Torino con la Juventus non meritava di perdere. Io penso a questo. Al futuro. Alla Roma, alla stagione non solo al campionato. Vedi Napoli e non succede niente, almeno non il giorno dopo e nemmeno il mese seguente. Magari a gennaio sì, comprando un paio di giocatori perché con quelli che abbiamo più di così non si può fare. Che poi “più di così” significa essere a un punto dal primo posto dopo 13 partite, in corsa per arrivare fra le prime 8 in EL, con una Coppa Italia che inizia a gennaio, un derby vinto, una squadra già mentalizzata, convinta, seria, generosa. Applausi alla Roma. Applausi alla Roma sotto la curva. La sconfitta col Napoli ci restituisca un profondo senso di realismo: non si tratta di sognare, quello lo abbiamo già fatto, si tratta di cercare di realizzarli i sogni. In assoluto è brutto pretendere, brutto elemosinare, più giusto chiedere forse: verbalizzatela come volete ma, anche se non è un pensiero troppo originale, a questa squadra sarebbe davvero delittuoso non dare due punte in più (anche nel senso letterale). Perché questo mi pare il più che si può (deve?) dare alla Roma, a Gasperini, ai calciatori.

Per il resto compattissimi, molto più di prima. Se possibile contro tutti. Perché per il resto, tutto il resto è … Var. Il calcio al tempo del Var mi fa abbastanza schifo: non si tratta di essere contro la tecnologia (assurdo pure non applicarla per i corner o persino i falli laterali quando è evidente) ma contro l’uso che si fa che ormai è contro la tecnologia stessa: l’immagine evidente non è più evidente. Fanno vedere quello che vogliono, quando vogliono, come vogliono e lo commentano come vogliono. Un fallo netto a volte non è “varabile”, un altro dubbio invece diventa legge; un fallo in una partita non lo è mai, in un’altra sempre. Dipende dalle coordinate. Certe invenzioni andrebbero bene sul vecchio “Fuori orario” di Ghezzi oppure commentate dal fu Carmelo Bene: siamo alla supercazzola. Ma adesso noi siamo concentrati a costruire una grande Roma per non aver paura più di poter volare (quanto stiamo diventando bravi vero?). Amo poco, anzi, direi, per niente Jovanotti, mal sopporto il suo sfinente ottimismo, ma filosoficamente il riferimento della Sud è stato puntualissimo: “la vertigine che non è paura di cadere ma voglia di volare”. Ti fidi di me? Del Var no, ma di questa Roma sì. E ti pare che non sono disposto a perdere una partita?

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