Stadio della Roma, Pietralata avanza passo dopo passo
Ieri la Roma in Campidoglio. All’ordine del giorno gli scavi, ancora fermi

Passi avanti ieri per il nuovo stadio della Roma a Pietralata. Si è tenuta infatti in Campidoglio una riunione - coordinata dal Direttore generale capitolino Albino Ruberti – con Assessori e tecnici dei Dipartimenti Urbanistica, Mobilità, Lavori Pubblici e Patrimonio di Roma Capitale e i rappresentanti della società giallorossa per fare un punto coordinato in vista degli ultimi passaggi amministrativi. Per la Roma erano presenti una decina tra tecnici e dirigenti, capitanati dalla dottoressa Lucia Bernabè, Responsabile relazioni istituzionali del club e, dall’addio di Vitali, titolare del dossier stadio. Nel corso dell’incontro, durato un’ora e mezza (come fatto sapere dal Comune di Roma in una nota ufficiale), si è fatto il punto sui vari capitoli ancora aperti, dalla mobilità, alla sicurezza, senza dimenticare la questione relativa agli scavi archeologici, ad oggi ancora fermi.
Proprio questo è uno degli aspetti più critici, anche se sembra che il tutto possa risolversi entro poche settimane. Il dottor Mauro Uniformi, Presidente Nazionale dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali, incaricato dal Comune di periziare l’intera area dove dovrebbe sorgere lo stadio, sta lavorando al completamento dell’indagine ed entro la fine del mese dovrebbe produrre il documento che sbloccherebbe tutta la vicenda. A questo punto la Roma potrebbe completare le indagini archeologiche ed integrarle nel progetto definitivo. Entro la fine dell’anno, per citare ancora la nota del Campidoglio. Anche prima, a detta di chi ha partecipato all’incontro, da cui è emerso un non celato ottimismo.
«L’iter amministrativo che ne seguirà – leggiamo sempre nella nota del Comune di Roma – consentirà di rispettare le scadenze Uefa che fissano per la fine del mese di luglio 2026 il termine dei processi autorizzativi per la candidatura dell’impianto ad ospitare incontri degli Europei di calcio 2032». Questo a conferma di come si creda realmente nella possibilità che la Capitale possa ospitare i prossimi europei in due stadi, Olimpico e Pietralata (del resto anche Istanbul ospiterà le partite in due impianti), ed anche di come il regime speciale, determinato dal Commissariamento per i Grandi Eventi previsto dalla legge, possa agevolare e velocizzare tutto l’iter. Ci punta la Roma e ci punta Roma.
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