Pagelle

Le pagelle di Sassuolo-Roma 0-1: Paulo crea e decora

Da attaccante puro, Dybala ispira e chiude l’azione più gasperiniana della stagione. Cristante torna all’antico e convince. Wesley a tutto sprint su entrambe le fasce, Koné è un monolite

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Fabrizio Pastore
27 Ottobre 2025 - 06:30

Cinque su cinque. La Roma continua a saper “solo” vincere in trasferta, dove piega anche il Sassuolo con una prestazione solida,  grintosa, intensa, a tratti bella. E la vetta è ritrovata.

IL MIGLIORE - 7,5 DYBALA. Si avvicina alla porta e dispensato da compiti di genesi del gioco, si dedica a creare e decorare nei pressi dell’area neroverde. Apre e chiude l’azione di stampo più gasperiniano vista finora, sbloccandosi anche su azione e in campionato, peraltro di destro. Accarezza l’esterno della rete su punizione e illumina in ogni zona.

IL TECNICO - 6,5 GASPERINI. Torna ai fasti di Bergamo con Cristante incursore e mantiene Dybala attaccante puro, centrando ogni mossa: il gol ha il suo marchio, il primo posto in classifica anche.

6,5 SVILAR. Pronti via stoppa Berardi in uscita bassa: l’avversario è in offside ma la reattività promette bene e Mile si ripete su Fadera da fuori. Poi resta spettatore o quasi.

6,5 CELIK. Da braccetto prima, a tutta fascia poi, con diligenza: qualche volta paga il diverso passo degli avversari, eppure tiene sempre alta la concentrazione. La palla del potenziale raddoppio capita sulla sua testa, ma la mira è alta.

7 MANCINI. Ingaggia un duello senza esclusione di colpi con Pinamonti, ricevendo anche un giallo a metà primo tempo. Alla fine però il neroverde resta all’asciutto e forse sentirà a lungo sul collo il fiato di Gianluca, che chiude anche tutti i varchi a chiunque si affacci dalle parti di Svilar. Granitico.

6,5 NDICKA. Parte compassato oltre i livelli di guardia, lasciando qualche spazio di troppo alle punte avversarie. Col passare dei minuti ritrova però smalto e sicurezza.

7 WESLEY. Riportato dal 1’ a destra, appare ulteriormente in crescita in una fase già di ottima forma. Tanto da ispirare maggiore fiducia perfino rispetto al mancino naturale Tsimikas a sinistra, dove si sposta nella ripresa creando diverse occasioni, per i compagni e per sé (ma una la divora). Scheggia.

6 EL AYNAOUI. Il compagno di reparto strappa e riparte, Neil morde e cuce nel primo tempo. Ma cala vistosamente d’intensità nella ripresa. AAA cercasi costanza.

7 KONÉ. Se la squadra è aggressiva e continua nel pressing iniziale, molto del merito è suo. Anche però quando calano i ritmi, Manu ringhia ancora sradicando palloni agli emiliani e mantenendoli come fosse un monolite. Acciaio puro.

5,5 TSIMIKAS. Ritrova una maglia da titolare ma non sfrutta la chance: pigro negli inserimenti e nei cross, nonostante la posizione congeniale

7 CRISTANTE. Gasp lo alza a schermare l’ex partner Matic e fare l’incursore alle spalle delle punte. L’intuizione si rivela felice: prima sfiora la traversa con un lob, poi da un suo inserimento nasce il vantaggio. Va ancora vicino al gol, ma soprattutto dà fastidio ovunque agli emiliani.

6 BAILEY. Debutta da titolare e lo fa da punta vera: discreto l’approccio, poi il suo apporto si affievolisce un po’, ma la condizione non può ancora essere quella ottimale e resta in campo appena 50 minuti.

6 HERMOSO. Entra dopo l’intervallo e subito prende un giallo fin troppo severo, che ne limita l’irruenza. Brivido (e occhiataccia di Mancio) quando perde la marcatura in area.

6 DOVBYK. Un paio di possessi non mantenuti e un inserimento aereo fuori tempo sembrano preludi a un altro ingresso complicato, ma si riprende con buone sponde.

6 SOULÉ. Per la prima volta in campo a gara in corso dopo dieci consecutive da titolare, cerca di accendersi riuscendoci solo in parte.

6,5 PELLEGRINI. Appena entrato chiude un bel triangolo con Dovbyk con uno scavetto che però coglie il palo. Prova a sua volta a innescare a più riprese l’ucraino, ma l’intesa decolla a sprazzi. Tenta poi nel recupero un destro a giro, respinto dal portiere.

S.V. RENSCH. Una manciata di minuti nel finale gli fa riassaggiare il clima partita, sia pure largo a sinistra.

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