AS Roma

Assolo romanista al Celtic Park. 2200 pazzi di gioia

Inno, esultanze e tanti cori: il resto è noia

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Andrea Di Carlo
12 Dicembre 2025 - 08:00

Rangers o Celtic non fa differenza, Ibrox Stadium e il Celtic Park fanno solo da sfondo all’ennesima notte magica in terra scozzese. La Roma è bella, vince e convince. E lo fa con la ferocia di un guerriero ma allo stesso tempo con l’eleganza del “filo di Scozia”. Il tutto di fronte a oltre 2000 tifosi giallorossi che hanno reso uno degli stadi britannici più iconici di sempre (il terzo più importante per capienza di tutto l’universo britannico, dopo Wembley e Old Trafford) un avamposto dell’impero roman-ista. Come se si giocasse in casa, niente e nessuno è stato in grado di spezzare il filo diretto tra campo e spalti, tra squadra e tifo. 

Ma questo anche nelle ore che avevano preceduto la sfida: sciarpe e cappelli giallorossi sbucavano ad ogni angolo sia si Glasgow che della non lontana Edimburgo. Il settore ospiti si è poi riempito rapidamente, tanta era la voglia di vedere la Roma all’opera in uno stadio dal richiamo così forte. In  silenzio, come una forma di rispetto, ad ascoltare l’imponente “You’ll never walk alone” cantato da tutto il Celtic Park, prima di alzare al cielo di Glasgow sciarpe e bandiere, intonando l’inno più bello del mondo sotto una pioggerellina che non ha mai dato tregua. 

L’autogol di Scales ha indirizzato la serata, facendo impennare subito i decibel del settore. Poi Ferguson ha avuto modo di completare l’opera, con una doppietta che ha mandato in visibilio tutti i tifosi giallorossi presenti. Un primo tempo che riempito gli occhi e il cuore di chi aveva, ancora una volta, macinato diversi chilometri per non far mancare il supporto alla squadra di Gasperini. Nella ripresa ha poi preso vita un lento ma costante avvicinamento alla vittoria finale. Sul finale l’abbraccio con la squadra, il ringraziamento, sciarpe al vento, per una serata che in tanti ricorderanno. 

La Roma torna nella Capitale con 6 punti in tasca dopo le due trasferte in terra scozzese e due lezioni di tifo impartite al pubblico di casa. Tanta storia, tradizione e un fascino immortale, ma quei du colori de Roma nostra non hanno nulla da invidiare alla culla del calcio scozzese. L’applauso alla squadra fino all’annuncio dello speaker di lasciare lo stadio. Si torna a casa, felice e follemente innamorati di questa Roma. 

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