Pagelle

Le pagelle di Cagliari-Roma 1-0: Svilar e poco altro

Già in 10 contro 11, Mile tiene in piedi la squadra ma senza seguito dai compagni. Celik compromette il match. Ghilardi, ingresso disastroso. Davanti titolari e subentrati non pervenuti

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Fabrizio Pastore
08 Dicembre 2025 - 06:00

Un passo indietro. Questa volta più evidente, perché al di là della vis agonistica il Cagliari è avversario tutt’altro che imbattibile, ma la Roma fa ben poco per impensierirlo anche in 11 contro 11. Quando poi resta in 10, il destino della sfida appare segnato. E va proprio come si temeva. Rimboccarsi le maniche subito è l’imperativo dettato dal calendario.

IL MIGLIORE - 6,5 SVILAR. Nella prima parte deve fronteggiare le folate dei sardi e del vento, ma il primo vero intervento arriva solo a metà tempo. Gli straordinari gli toccano in 10, quando trova i tempi per la consueta uscita prodigiosa su Obert e si ripete fra i pali. Ma da soli nemmeno i suoi interventi super possono bastare.

IL TECNICO - 5,5 GASPERINI. La squadra appare a corto di carburante già da un po’ e nessuna delle due soluzioni (“leggera” e “pesante”) riesce a sbloccare l’attacco sterile. Minimi (si spera) stagionali.

6 MANCINI. Uno dei pochi a reggere il furore agonistico degli avversari, sia pure con qualche battuta a vuoto. Fosse intervenuto prima di Celik, forse parleremmo d’altro. Ma coi “se e i ma” la storia non si fa.

6 NDICKA. In avvio scivola su Borrelli salvo poi rimediare alla grande in piena area. Da quel momento si barcamena come può, fra diverse imprecisioni e il tentativo di dare manforte davanti nell’ultima fase.

5,5 HERMOSO. Sbavature evidenti non ne commette, ma già ammonito rischia moltissimo quando cade nelle provocazioni dei cagliaritani che trasformano il finale in corrida.

4,5 CELIK. Nella prima fase la manovra si sviluppa maggiormente sul suo versante ed è sollecitato più spesso di quanto riesca effettivamente a fornire. Il disastro però lo compie dietro, con la colossale ingenuità che di fatto indirizza il match.

6 CRISTANTE. Tampona come può, fornendo aiuto costante alla difesa, nella consueta interpretazione più dedita al collettivo che a se stesso. Ma è leggero nella genesi dell’azione che porta al rosso.

5,5 KONÉ. Non si sottrae alla fisicità dei contrasti, ma in fase di possesso sbaglia tanti, troppi palloni. Anche le scelte non sembrano lucidissime. Ha vissuto periodi decisamente migliori di questo. Appannato.

5,5 TSIMIKAS. Wesley non c’è e il greco ritrova la maglia da titolare. Deve vedersela con Palestra, non il più facile dei clienti: soffre molto nel primo tempo, poi sembra riuscire a limitare i danni, anche con una pregevole chiusura acrobatica, ma nell’ultima parte viene richiamato in panchina per Ghilardi.

6 SOULÉ. Le azioni offensive di tutta la squadra sono al di sotto del limite sindacale, ma quel pochissimo che si vede nasce dal suo mancino.

5 PELLEGRINI. Nella prima mezz’ora gira più che altro senza una meta. Quando il baricentro comincia a pendere dalle sue parti però incide poco o nulla. Spaesato.

5 BALDANZI. Gasp gli affida le chiavi dell’attacco tutto estro e rapidità. Ma più che incunearsi nella difesa sarda, ci si infrange contro. Spunti prossimi allo zero, sia pure con l’attenuante delle condizioni precarie dopo l’influenza.

5,5 RENSCH. Entra dopo l’espulsione per ristabilire i numeri almeno sulle fasce. Ci mette buona volontà, ma non va oltre il compitino.

5 FERGUSON. In inferiorità numerica la palla lunga per lui potrebbe essere una soluzione, se ne tenesse almeno una. Urge cambio di marcia.

5,5 DYBALA. L’influenza lo avrà pure debilitato, ma se uno stop - per quanto da cineteca - è l’unico gesto degno di essere ricordato nella sua (frazione di) gara, le cose si fanno preoccupanti. AAA cercasi Joya.

6 EL AYNAOUI. Viene inserito anche lui a equilibri già saltati, ma riesce a mantenere una certa lucidità.

4,5 GHILARDI. Dentro per contenere Palestra, che invece lo manda a spasso. Spostato dal lato opposto non fa molto di più. E sul corner decisivo lascia almeno tre metri (!) a Gaetano. Deleterio.

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