Pagelle

Le pagelle di Nizza-Roma 1-2: centrali operativi

Il reparto arretrato regala solidità e decide: Ndicka la sblocca, Mancini la chiude. Pellegrini entra dopo l’intervallo e cambia l’inerzia del match. Timidi i due centravanti, ingenuo Pisilli

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Fabrizio Pastore
25 Settembre 2025 - 06:30

Il miglior attacco è la difesa. La Roma ribalta i canoni classici e trova una vittoria preziosissima in trasferta già all’esordio europeo. Lo fa grazie ai due centrali, che regalano solidità e sopperiscono alle lacune delle punte siglando i gol. Due reti, tre punti, quattro vittorie. Bene così, ma ora l’imperativo è non fermarsi.

6 SVILAR. Compie il primo (comodo) intervento dopo 68’ e sarebbe tutto sommato destinato a vivere un’altra giornata priva di impegni gravosi, non fosse per il rigore cui deve arrendersi. Non centra l’ennesimo clean-sheet, ma le sue paturnie finiscono lì.

6,5 CELIK. Controlla un cliente non facile come Boga senza eccessivi affanni, nonostante la differenza di passo. Finisce alzandosi un po’ a tutta fascia, confermandosi una  più che valida alternativa.

7 MANCINI. Comanda la difesa con la consueta personalità. E quando si spinge in avanti crea due pericoli in un minuto: prima eccedendo di altruismo per Dovbyk, poi mettendola dentro ma in offside. Si riprende il maltolto firmando il raddoppio con pregevole zampata volante. Punto fermo.

7 NDICKA. Comincia sbrogliando qualche minaccia di matassa dalle parti di Svilar con l’abituale calma. Paga l’eccessiva predisposizione arbitrale al giallo per gli ospiti, ma una volta assodata la modestia degli attaccanti avversari è lui a sbloccare il match. Serafico.

6 RENSCH. Meno brillante rispetto alla super prestazione nel derby. Resta però concentrato dietro, dopo un’iniziale svarione che però non porta danni. Affidabile.

6 EL AYNAOUI. Di nuovo titolare dopo la comparsata non memorabile col Torino, questa volta nella posizione originaria. Parte diesel, crescendo col passare del tempo soprattutto in fase di recupero.

6,5 KONÉ. La fisicità prorompente e la straordinaria capacità di coprire palla lo rendono prezioso in entrambi i versanti. Rimedia un giallo fin troppo severo: la sanzione ne limita un po’ l’irruenza, fino a indurre Gasp al cambio.

6,5 TSIMIKAS. Concede un turno di riposo allo stakanovista Angeliño mettendo a disposizione la grande esperienza. Con attenzione, senza strafare, almeno fino al cross da manuale che genera il 2-0.

6 SOULÉ. Più di tutti prova a saltare gli avversari, ma non sempre i suoi tentativi vanno in porto. L’ingresso di Pelle sposta il baricentro dal lato opposto e Mati si vede meno.

6 EL SHAARAWY. Capitano di giornata, gioca il tempo in cui la squadra fatica a costruire palle-gol. Ne risente e non lascia tracce.

5,5 DOVBYK. Alla prima da titolare, dà timidi segnali: per metà primo tempo non si vede, poi attacca finalmente la profondità, senza però andare oltre il cross. Qualche passetto avanti rispetto alle prime gare, ma ancora in chiaroscuro.

7 PELLEGRINI. L’eroe del derby entra a inizio ripresa, ritrovando la fascia e cambiando subito marcia alla squadra: nei primi 6 minuti ci prova due volte di testa, pressa, recupera palla e poi serve l’assist vincente da corner. Sempre nel vivo, diciamolo sottovoce ma sembra sulla via della rinascita.

6 CRISTANTE. Sostituisce l’ammonito Koné in una fase di gara che sarebbe di gestione prima del rigore. Resta prezioso in copertura.

5 PISILLI. Entra sistemandosi alto a sinistra, ma alla primo rincorsa si macchia di un’ingenuità colossale, concedendo il rigore che riapre una gara già chiusa.

5,5 FERGUSON. Se Artem non brilla, anche Evan è in ombra. Svaria, ma senza mai avvicinarsi minaccioso alla porta francese.

S.V. HERMOSO. Rientra nel finale dopo lo stop che gli è costato il derby: arcigno, ma rimedia un giallo.

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