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Inter-Roma, le pagelle: El Shaarawy ancora il migliore, Zaniolo entra male

Il Faraone, con il gol di San Siro, arriva in doppia cifra e si conferma bomber giallorosso. Ottima prova anche di Nzonzi che non fa rimpiangere De Rossi

Stephan El Shaarawy, di LaPresse

Stephan El Shaarawy, di LaPresse

21 Aprile 2019 - 07:00

Un gradino alla volta. La Roma coglie un buon pareggio in casa Inter, meritando nella prima parte e gestendo (non sempre alla perfezione) nella seconda. Ma resta attaccata alla zona Champions, dando ogni partita qualche segnale in più sulla propria ripresa.

6 MIRANTE - Un miracolo in avvio con la complicità del palo, un'incertezza poco dopo. Nella ripresa soffre più il resto della squadra di lui.

6,5 FLORENZI - L'altezza non lo aiuta nel gioco aereo, ma sopperisce con acume tattico e tempismo perfetto sulle diagonali. Generoso.

6,5 FAZIO - Comanda con maestria la linea arretrata: di testa ha pochi rivali, in anticipo costringe gli avversari a virare al largo. Ritrovato.

6,5 JESUS - Manolas si arrende last minute all'ennesimo muscolo ballerino della stagione: lui ha sì e no il tempo di scaldarsi, ma entra in campo concentrato e non concede sbavature. Dal colpo alla testa con l'Udinese ai colpi di testa di San Siro, trascorrono più di tre giorni ma lui resuscita.

6 KOLAROV - Di fronte Politano è cliente scomodo e ha un altro passo. Regge bene, senza strafare, ma proponendosi anche con discreta continuità in avanti, dove sfiora la rete all'inizio e alla fine del match. Fascia tosta.

6,5 CRISTANTE - Il solito stantuffo a tutto campo: corre, lotta, si sacrifica, trova anche un giallo (severo) che interromperà il suo en plein di presenze con Ranieri. Ci mette impeto e senso del dovere: la passione di Cristante.

7 NZONZI - Si piazza davanti alla difesa a fare le veci di De Rossi: compito non facile, ma questa volta il gigante francese è irreprensibile. Di testa e piede, schermo totale.

5,5 ÜNDER - Torna a giocare titolare dopo tre mesi: la condizione non può essere delle migliori, tanto che Ranieri è costretto a riprenderlo più volte soprattutto sulle distanze da tenere. Rivedibile.

6 PELLEGRINI - Singolare altalena la sua nelle ultime gare: sempre bene da subentrato, meno dal primo minuto. Trova qualche imbucata, ma con poca continuità. Le sue proverbiali percussioni latitano.

6,5 DZEKO - Primo tempo sontuoso. Apre l'azione del gol, poi si diletta a indossare le vesti del suggeritore. Nella ripresa cala, anche perché lasciato solo in balia della difesa nerazzurra, ma tutte le azioni offensive della Roma passano dai suoi piedi. Creatore (di gioco).

5 ZANIOLO - Non è nel periodo migliore: quando entra in campo, chi si aspetta che spacchi la partita resta deluso, soprattutto perché sembra correre meno del solito. Ritornerà. Si spera in tempi brevi.

6 KLUIVERT - Dieci minuti soltanto, ma a tutto gas e col piglio giusto.

Il Migliore

7 EL SHAARAWY - Arriva in doppia cifra con un piccolo grande capolavoro, sul modello di quello segnato qualche tempo fa proprio al Meazza contro l'Inter - quando ancora stava dalla parte giusta - da Nainggolan. Un altro gioiello che lo porta a dieci reti e lo conferma capocannoniere romanista in campionato. Gol a parte, il Faraone elargisce la sua benedizione pasquale con numeri di alta scuola e applicazione encomiabile in fase difensiva. King Stephan.

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