Interviste

AUDIO - Floris: "Alla Roma sta venendo voglia di volare". E su Gasperini...

Il noto conduttore televisivo e tifoso giallorosso a Radio Romanista: "Già da Mourinho, il club ha dato il via a un percorso. Le scelte con l'Inter stanno al tecnico"

(GETTY IMAGES)

16 Ottobre 2025 - 15:53

Il noto conduttore televisivo Giovanni Floris è intervenuto ai microfoni di Radio Romanista durante la trasmissione "Roma All News", in cui ha parlato della sua fede giallorossa e del momento attuale della Roma di Gasperini. Ecco le sue dichiarazioni. 

In libreria c'è il tuo nuovo libro 'Asini che volano'. Ora, vogliamo 'romperti le scatole' sulla Roma: vederla prima in classifica con Gasperini e immaginarla pronta per grandi traguardi è 'vedere asini che volano'?

"(Ride, ndr) Gli asini sono animali che faticano, che sono umili. Che abbassano la testa e lavorano! Gli asini che volano sono quelli che sanno di essere imperfetti e si mettono i grilli per la testa. Mi pare che la Roma sia imperfetta e che le stia venendo un po' di voglia di volare...".

Aspettavamo questa trasformazione, anche magari nella forma del trittico Ranieri-Gasperini-Massara.

"Ma bisogna partire da Mourinho. Le cose non succedono mai da un giorno all'altro, ci sono sempre percorsi. Arriva Mourinho e iniziamo a sognare di volare; ci facciamo valere, c'è qualche frenata, arriva Ranieri e tranquillizza. E poi arriva Gasperini, che non fa del tutto il Gasperini. E dice: 'Mi metto su questa squadra, ci lavoro'. Ecco, in questo modo sta venendo fuori qualcosa di bello".

Parlando in questi giorni, questa partita con l'Inter va affrontata in un certo modo. Ma siamo primi in classifica, con lo stadio pieno. Sei più dalla parte di chi pensa di giocarla gasperinianamente, oppure con chi pensa che si debba avere un atteggiamento più conservativo?

"Valgono entrambe le tesi. Viene sempre da pensare che anche se l'Inter è più forte, nelle gare uniche succede di tutto. Poi in casa, di notte, in sessantamila... Dobbiamo immaginarla come la partita della vita, in cui può succedere di tutto. Mi pare che la squadra sia messa mentalmente in questa chiave. E lo stadio è sempre sold out perché viviamo tutte le gare come finali. Gasperini lo ha capito subito: in conferenza risponde alle domande, ma sta già alla partita. Questa concentrazione può portare sul serio gli asini a volare. Quindi, perché non provarci?".

Dybala o Pellegrini dal 1'? Dovbyk o Ferguson?

"Lo sa solo l'allenatore. In teoria, si pensa che Dybala debba stare sempre in campo, ma bisogna vedere le condizioni. Magari regge tutta la gara. Sul tavolino, Dybala. E sull'attaccante, nessuno spicca sull'altro. Ferguson pare più portato a difendere la palla e partecipare alla manovra; Dovbyk c'è sempre in area. Lo può sapere solo Gasperini".

A noi è piaciuto di più il Ferguson che gioca con la squadra. Poi, le conclusioni hanno premiato Dovbyk.

"Fa la differenza, il centravanti. E la fa la condizione, mentale e fisica. Ferguson viene dal gol con l'Irlanda".

L'ideale sarebbe metterli insieme...

"Ma in un solo giocatore! (ride, ndr)".

 

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