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Ostia, agguato in stile Chicago Anni 30: ferito il nipote del boss Fasciani

Dietro gli spari ci sarebbe un regolamento di conti o il racket

Marco Battistini
25 Novembre 2017 - 10:27

Un nuovo agguato che simboleggia la fine della pax. Due uomini sono entrati nel locale"Disco Giro Pizza" in via delle Canarie ed hanno fatto esplodere quattro colpi di pistola. Vittime della sparatoria Alessandro Bruno, 51enne padre della proprietaria del locale, al gluteo e alla gamba Alessio Ferreri, 41 anni, il pizzaiolo del locale. Quest'ultimo è il fratello di Fabrizio, detto Dentone, entrambi nipoti di Don Carmine Fasciani.

I due malviventi sono poi fuggiti a bordo di uno scooter. Si sono messi sulle loro tracce, prontamente gli agenti della Polizia di Ostia in servizio per il controllo del territorio. A quel punto ci sarebbe stato un veloce inseguimento. C'è chi giura di aver sentito altri colpi, ma gli inquirenti non hanno confermato. Lo scooter utilizzato è stato dato alle fiamme.

Sul luogo della sparatoria dieci volanti tra agenti del Commissariato del Lido, Squadra Mobile e Polizia Scientifica. Supporto anche dai Carabinieri di Ostia. Gli investigatori, che hanno ascoltato i pochi testimoni presenti nel locale tra cui la giovane proprietaria del ristorante, hanno ispezionato in lungo e in largo la zona alla ricerca dell'arma utilizzata dagli attentatori. Non si esclude che un terzo uomo abbia aiutato i due malviventi nella fuga.

Le indagini

I pm della direzione distrettuale antimafia della procura di Roma indagano per tentato omicidio. Le indagini, affidate ai sostituti procuratori Ilaria Calò e Barbara Zuin sono coordinate dal procuratore aggiunto Michele Prestipino. I due feriti sono ricoverati all'ospedale Grassi di Ostia, in condizioni serie ma non in pericolo di vita.

Quando i medici daranno l'ok, saranno ascoltati dagli inquirenti. La squadra mobile indaga a tutto campo per trovare gli autori dell'agguato, in chiaro stile mafioso, che arriva a pochi giorni dalle elezioni che hanno ridato al municipio un presidente e un consiglio dopo due anni di commissariamento per infiltrazioni mafiose.

Potrebbe esserci un regolamento di conti o una vicenda di racket dietro l'agguato: è quanto ipotizza la polizia che non esclude però nessuna pista. La polizia ha ritrovato lo scooter dato alle fiamme, utilizzato dagli autori dell'agguato in pizzeria. Era a poca distanza dal luogo del ferimento. Al vaglio degli investigatori le immagini delle telecamere di zona. Secondo quanto si è appreso, entrambi i feriti hanno alle spalle una segnalazione per uso di sostanze stupefacenti e il pizzaiolo 41enne anche un precedente di qualche anno fa per lesioni e danneggiamento. Nelle ultime settimane Ostia è stata sotto i riflettori per diversi episodi tra cui la testata ricevuta da un giornalista della Rai ad opera di Roberto Spada e l'incendio doloso al portone della sede del Pd locale.

Parla la titolare della pizzeria

Sara Bruno gestisce la pizzeria. Ieri ha commentato l'accaduto con un lungo post su Facebook. «In qualità di titolare mi sento di dover proteggere quanto di più caro ho costruito insieme alla mia famiglia sacrificio dopo sacrificio. Oltre lo stato di choc che non auguro a nessuno e l'apprensione nei riguardi di persone a cui vuoi bene subentra ahimè non solo la paura per un gesto a noi ignoto, ma anche la paura nel trovare difficoltà a difendersi dalle chiacchiere che inevitabilmente seguono un episodio del genere a maggior ragione se non sai spiegartelo -ha affermato la ragazza- ti auguri che le conseguenze non siano disastrose, che i tuoi sacrifici non vengano vanificati, perché certe cose succedono sempre agli altri e mai per caso si dice. Nelle ultime ore ci siamo scervellati tanto quanto molti curiosi a capire il perché di tale situazione e a distanza di ore, di un sonno interrotto da più incubi, ancora non sappiamo darci una risposta. -prosegue la titolare di Disco Giro Pizza- una cosa però possiamo affermarla con assoluta certezza, per noi queste non sono cose all'ordine del giorno, ci inorridiscono e ci fanno male tanto quanto a qualunque altra persona comune e per bene di cui questo quartiere è pieno, malgrado la pubblicità negativa e le evidenti difficoltà del territorio. Un fulmine a ciel sereno, bizzarro e inspiegabile».

La presidente

Giuliana Di Pillo, presidente del Municipio X ha chiesto l'inter vento del ministro dell'Interno Marco Minniti. «Se si tratta di episodi mafiosi? Ifatti da soli parlano-ha detto la Di Pillo- ci vuole collaborazione istituzionale. Ho intenzione di convocare tutte le forze dell'ordine, vedrò la sindaca Raggi per stimolare un intervento di nuovo del ministro Minniti. Dobbiamo potenziare le forze dell'ordine, controllare le attività commerciali».

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