Da Wesley ed El Aynaoui a Bailey e Ferguson: il primo giro di boa del mercato estivo
Tra top e flop delle operazioni dell'ultima finestra di calciomercato, si avvicina a gennaio. Ecco un primo riassunto dell'avventura dei nuovi acquisti giallorossi
(GETTY IMAGES)
Circa cinque mesi volati dall’inizio della stagione. E arrivati al primo giro di boa, con il calciomercato invernale ormai alle porte, è tempo invece di tirare le prime somme sui rinforzi arrivati nella Capitale in estate.
Neil El Aynaoui
Il centrocampista marocchino arriva dal Lens dopo una lunga telenovela che lo vede accompagnato da Richard Rios. Giorni di trattative, rumors e nottate insonni a causa del fuso orario tra Brasile e Italia, ma alla fine Massara decide di virare proprio su Neil, reduce da una stagione di alto livello in Francia. È bastato poco al numero 8 per convincere anche chi, inizialmente, avrebbe preferito il centrocampista colombiano. Arrivato nella Capitale sorridente e carico,
fin dai primi passi, subito a disposizione di Gasperini. Tanto lavoro, tanta intensità: la sua avventura fin qui è in crescita a livello di prestazioni e di affidabilità. Gasp lo ritiene uno dei titolari: se in campionato è il primo cambio a centrocampo, in Europa League è titolare fisso. Trova anche il primo, bellissimo gol, in giallorosso proprio nella competizione europea contro il Midtjylland.
Evan Ferguson
Sembra ormai essere una scommessa persa. Il suo arrivo in prestito era stato accolto con entusiasmo e curiosità, ed effettivamente Evan inizia la sua avventura a Roma nel migliore dei modi: le prestazioni con Bologna e Pisa nelle prime due giornate di campionato lasciano davvero ben sperare Gasperini e tifosi. Ma l’attaccante irlandese si perde, tra infortuni e discontinuità. Non solo in campo, evidentemente. Nel corso dei mesi, il tecnico giallorosso più volte lo sollecita in conferenza stampa proprio sul lavoro quotidiano. Smaltiti con fatica i diversi problemi fisici, Evan torna disposizione della squadra, anche se continua a non convincere a pieno l’allenatore. Poi il primo gol in giallorosso a Cremona e la doppietta in Europa, in casa del Celtic. Sembrava poter essere il vero punto di svolta per Ferguson, ma le parole di Gasperini dopo il ko con la Juventus danno l’impressione che il tempo a disposizione dell’irlandese sia scaduto.
Wesley
Il miglior acquisto della sessione estiva, tra i calciatori più determinanti della stagione. La spesa per strapparlo al Flamengo è considerevole e questo porta qualche scetticismo tra i tifosi romanisti, ma l’impatto del brasiliano è fin da subito decisivo. Un motore inesauribile sulla fascia, sia a destra che a sinistra: seppur la tecnica individuale non sembra essere perfetta, l’esterno ripaga con una resistenza straripante e con delle ottime giocate individuali anche in fase difensiva, dove è in evidente crescita. Duttilità e affidabilità a disposizione di Gasperini, oltre alla forte personalità. Quasi sempre tra i migliori in campo, porta alla Roma almeno 6 punti in campionato (suoi i gol vittoria nelle sfide con Bologna, all’esordio, e Como). Resta uno degli imprescindibili per l’allenatore giallorosso. E non solo.
Devis Vasquez
Nessuna presenza ufficiale.
Daniele Ghilardi
Investimento per il futuro a breve termine. Sì, perché il difensore arrivato dal Verona in estate resta un patrimonio da custodire, ma soprattutto su cui puntare. Classe 2003, non più "bambino". Le qualità fisiche sono evidenti, davanti a lui dei titolari inamovibili, ma le chances da giocarsi arriveranno. Col Midtyjlland si prende i complimenti di Gasperini dopo l'ottima prova. L'augurio è che possa ritagliarsi più spazio in giallorosso, ma la sensazione è che lui e Ziolkowski possano costituire una buonissima base per la Roma che verrà.
Leon Bailey
Forse la delusione più grande del mercato estivo. Vista l’esperienza, il passato e le qualità già ben conosciute, dall’ala giamaicana ci si aspettava ben altro apporto. L’ultima stagione all’Aston Villa non era stata sicuramente tra le miglior in carriera, complici anche alcuni problemi fisici, ma l’attaccante arriva comunque tra l’entusiasmo e la speranza dei tifosi di rivederlo in condizione grazie al lavoro con Gasp e il suo staff (solo due stagioni prima aveva realizzato 14 gol e 13 assist). Ma l’avventura inizia in maniera tragicomica: primo allenamento a Trigoria, primo infortunio. Leon rimane ai box per due mesi e, una volta rientrato, appare vistosamente in difficoltà dal punto di vista fisico. Dieci presenze, sempre pochi minuti e addirittura sostituito da subentrato in ben due occasioni. Per scelta tecnica col Parma, per infortunio con la Juventus. La sua avventura (in prestito) sembra essere giunta al capolinea.
Jan Ziolkowski
Insieme a Ghilardi, la finestra che affaccia sul futuro in casa giallorossa. Gasp lo gestisce con cura e attenzione, il polacco dal canto suo può imparare da tre perni fondamentali della difesa della Roma come Mancini, Ndicka ed Hermoso. Tante le cose da migliorare, ma la base su cui lavorare sembra ottima. Interessante, inoltre, vedere un giovane classe 2006 prediligere l’intervento in scivolata come stile di gioco e di difesa. Un gesto tecnico, rischioso, ma affascinante, sempre meno presente nel calcio degli ultimi anni.
Kostas Tsimikas
Lascia il Liverpool in prestito secco dopo 5 anni, in cerca di minutaggio e di nuova fiducia. Tuttavia, nonostante la tanta esperienza, finora non sembra essere entrato nelle grazie di Gasperini. Nonostante l’assenza di Angeliño, complici anche diverse prove non convincenti del greco, il tecnico giallorosso finisce per spostare Wesley sulla catena di sinistra. Urge un cambio di rotta.
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