Milan-Roma, oltre 3.500 i cuori sognanti e mai domi
Un sostegno incessante verso la squadra. Sulle note de "La società dei magnaccioni" si è chiusa la notte di San Siro. È pronto l’esodo a Glasgow
(GETTY IMAGES)
Le premesse autorizzavano a sognare con gli occhi aperti. E quelle premesse avevano riempito macchine, van e alcuni vagoni dei treni con i quali gli oltre 3500 tifosi giallorossi avevano raggiunto Milano per sostenere gli uomini di Gian Piero Gasperini in una notte che sembrava cullare sogni di gloria.
L’infermeria piena del Milan, il formato trasferta della Roma che non presentava macchia e il passo falso interno del Napoli avevano infiammato la vigilia della sfida e condotto i tifosi giallorossi ad approcciarsi alla gara di San Siro con grande fiducia. L’ultima volta nell’impianto milanese Soulé aveva steso l’Inter ma in molti avevano ancora gli occhi la vittoria in Europa League contro il Milan di Pioli. San Siro aveva quindi aveva avuto modo negli ultimi anni di regalare gioie preziose, il settore ospiti ci credeva per questo, ma non solo per questo. I cori all’ingresso nell’impianto milanese avevano scandito l’avvicinamento alla sfida, quando tutto iniziava a prender forma sull’anello più alto, lontani dal campo sì, ma più vicini che mai, pronti a rappresentare una soluzione extra per Gian Piero Gasperini per portare a casa da Milano punti pesanti per la stagione giallorossa.
Pronti, via e il settore è rimasto ancora una volta silente, in attesa del ritorno in Italia degli ultimi tifosi trattenuti dopo i fatti avvenuti alla vigilia della sfida dell’Europa League. Ma dopo i consueti 15 minuti, conditi da un dominio assoluto dei giallorossi, vicini in più occasioni a passare in vantaggio, anche il settore ospiti è entrato in partita, scaldando la voce intonando l’inno giallorosso, con San Siro ammutolito. Più la Roma cresceva di ritmo, più forte si faceva il supporto dei tifosi giallorossi. Coro dopo coro la squadra avanzava in campo e prendeva coraggio, fino al gol del vantaggio del Milan, a spezzare il ritmo e l’entusiasmo dei 3500 presenti. Nella ripresa il tifo ha ripreso forza e ritmo, spingendo fino all’ultimo cross la squadra quanto meno verso il pareggio.
Il sussulto, con tanto di fiato trattenuto sul rigore, poi sbagliato, da Dybala, a far capire a tutti quanto non fosse serata. Poi il triplice fischio a sancire il ko. Cori e “La società dei magnaccioni” hanno chiuso l’amara notte di Milano. Ora tutti a Glasgow.
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