Pagelle

Le pagelle di Milan-Roma 1-0: Mancio ringhia sempre

Gianluca scende in campo con lo spirito giusto: impeccabile in anticipo e marcatura. Svilar tiene in piedi il match, Wesley fronteggia Saele senza complessi. El Aynaoui e Soulé evaporano

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Fabrizio Pastore
03 Novembre 2025 - 06:30

Mezz’ora sublime e un’ora almeno di superiorità netta non bastano per prendere punti a San Siro. La Roma esce sconfitta di misura dallo scontro diretto con il Milan, ma con rinnovata consapevolezza di una forza che sta per sbocciare. E la vetta resta a un passo...

IL MIGLIORE - 7 MANCINI. Comincia la sfida con una serie di anticipi sontuosi e anche in marcatura rasenta la perfezione. Rognoso senza mai oltrepassare il lecito, rimedia un giallo nel finale gestito malissimo dall’arbitro. Peccato solo sia in ritardo nella lunghissima rincorsa sul gol.

IL TECNICO - 6,5 GASPERINI. In avvio sembra di rivedere le cavallette impazzite dell’era bergamasca. Il black out a cavallo dei due tempi è fatale, ma resta negli occhi almeno un’ora di dominio a San Siro.

7 SVILAR. Un tempo o quasi lo trascorre ad ammirare i compagni nel loro dominio territoriale, ma deve piegarsi prima dell’intervallo e nei 10 minuti dopo il rientro deve tirare fuori il meglio del repertorio per tenere vivo il match. Portento.

6 NDICKA. Ha sulla testa il pallone del possibile vantaggio ma senza la migliore coordinazione. Poi gli tocca fronteggiare Leao in corsa: il confronto è impari e sblocca la gara. Qualche sbavatura qua e là.

6,5 HERMOSO. Nella prima parte di match tiene bene e tutto sommato commette poche ingenuità anche più tardi. Nella ripresa in pochi secondi rischia il disastro davanti a Svilar, poi rimedia salvando sulla linea. Ammonito anche lui nel finale incandescente.

6,5 CELIK. Parte arrembante e genera diverse superiorità col pressing e perfino con le iniziative personali di pregio tecnico. Perde palla e causa la ripartenza letale per il risultato, ma a cento metri da Svilar. Non conosce soste.

5,5 EL AYNAOUI. Nello strepitoso avvio è uno dei protagonisti, quando ruba diversi palloni capovolgendo subito il fronte. Ma si spegne fin troppo presto.

6 KONÉ. Più che alla qualità della manovra, si dedica a fare legna senza sottrarsi ai contrasti, non tutti andati però a buon fine.

6,5 WESLEY. Opposto a Saelemaekers, ingaggia un duello a tutta velocità col suo predecessore di ruolo senza alcun complesso, costringendolo a spostarsi e diventando a sua volta attaccante aggiunto. Il ritmo forsennato del primo tempo non può durare per 90’, ma resta una spina nel fianco destro rossonero.

6,5 CRISTANTE. Riproposto alle spalle delle punte, ha sul destro la palla del vantaggio dopo un solo giro di lancette. Non si avvicina più di così al gol, ma continua a correre senza pause restando nel vivo del gioco in entrambe le fasi. Imprescindibile.

5,5 SOULÉ. Accanto al suo idolo per mandare al potere la fantasia, cerca subito il partner. Non si dedica solo alla Joya, ma alla possibile gioia di tutti, servendoli a più riprese nell’avvio sprint. La verve iniziale lascia però posto all’evanescenza che lo porta fuori.

5,5 DYBALA. Davanti in coppia con Mati, prova ad affinare l’intesa con il connazionale. In avvio di gara va vicinissimo alla rete con un esterno delizioso, largo di un nulla, ma non riesce mai a graffiare. E la serata da storta diventa maledetta col rigore: primo errore in giallorosso con la beffa dell’infortunio.

6 BAILEY. Entra per riaccendere la manovra offensiva, ci prova ma non è ancora nella forma adatta per risultare determinante.

6 PELLEGRINI. Sceglie Dybala come interlocutore privilegiato e dal punto di vista tecnico si affida a una certezza, anche se non nella serata migliore. Conquista e tira la punizione che genera il rigore.

6 DOVBYK. Scampolo di gara basato su una buona sponda e l’occupazione costante dell’area milanista, che però non lo porta al tiro.

S.V. BALDANZI. Il coraggio nel provare gli uno contro uno non gli manca.

S.V. TSIMIKAS. Dentro per crossare col mancino, ma il tempo è poco.

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