AS Roma

Mancio, bevo, tifo Roma e faccio gol

Dopo la rete in Nazionale, Mancini sfida l’Inter. Ai nerazzurri già 3 centri, anche nell’ultima vittoria di Gasp

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Lorenzo Latini
16 Ottobre 2025 - 06:00

Con il gol del 3-0 a Israele, è diventato il 34esimo romanista a segno con la Nazionale: Gianluca Mancini è entrato a far parte di un ristretto club che annovera ovviamente Totti e De Rossi, ma anche Giannini, Pellegrini, Amadei, Panucci, Bruno Conti e Delvecchio, giusto per citare qualche nome. Del resto per il centrale romanista non si tratta del primo centro in questo scorcio iniziale di stagione: con la Roma ha già colpito in Europa League, sbloccando la trasferta di Nizza. E adesso, rientrato a Trigoria dopo gli impegni con l’Italia, “Mancio” si proietta verso la sfida di sabato contro l’Inter, un’avversaria con cui ha da sempre un feeling particolare

Vittima preferita

Feeling particolare con le milanesi in generale, dato che sono le vittime predilette di Mancini: 3 reti ciascuna per Gianluca, che però ha battuto soltanto 3 volte l’Inter nei 16 precedenti complessivi (8 sconfitte e 5 pareggi). La sua prima vittoria coincide con l’ultima di Gasperini contro i nerazzurri: a Bergamo, l’11 novembre 2018, la Dea di Gian Piero e Gianluca bastona Spalletti con un perentorio 4-1. Dopo le reti di Hateboer e Icardi, che avevano fissato il punteggio sull’1-1, un’inzuccata di Mancini indirizza la partite in favore dell’Atalanta, che poi dilaga con Djimsiti e Gomez. Un successo che rilancia le ambizioni europee dei bergamaschi, e interrompe a sette la striscia di vittorie consecutive dell’Inter. Un altro colpo di testa di “Mancio”, nel frattempo passato alla Roma, regala alla squadra di Paulo Fonseca il 2-2 all’Olimpico il 10 gennaio 2021, contro l’Inter di Conte, che a fine stagione conquista il tricolore. E di testa arriva anche il terzo sigillo contro il Biscione, il 10 febbraio 2024: sulla panchina giallorossa De Rossi ha da poco sostituito Mourinho, ma quel giorno la Roma dura solo un tempo, e alla fine perde 4-2. In seguito sono arrivati due successi contro l’Inter, ma entrambi a San Siro: all’epoca dell’ultima vittoria casalinga giallorossa (ottobre 2016), Gianluca militava nel Perugia, in Serie B. Ora è tra i migliori centrali della Serie A e d’Italia e, dopo essere stato ignorato da Spalletti, ha riconquistato la maglia della Nazionale.

Ma ora c’è da concentrarsi sulla Roma e soprattutto sulla sfida al miglior attacco di questa Serie A (17 gol in 6 giornate): nonostante gli acciacchi di Thuram e il rientro last-minute di Lautaro dalla nazionale, Mancini e compagni sono perfettamente consapevoli del fatto che ora l’asticella della difficoltà si alza notevolmente rispetto agli avversari affrontati finora. Serviranno concentrazione, equilibrio, e ovviamente l’aiuto di tutti i reparti. Dopo aver festeggiato con un post su Instagram («Tutti uniti, passo dopo passo. Felicissimo per il gol e per la vittoria, forza azzurri»), Gianluca pensa soltanto alla Roma. Assieme a Pellegrini, Cristante ed El Shaarawy è uno dei senatori dello spogliatoio, come testimoniano anche le 282 presenze, che fanno di lui il 25° nella classifica dei romanisti più fedeli, a 7 gare da Vincent Candela (289). In campionato non ha saltato neppure un minuto e con Ndicka e Celik (o Hermoso) sta facendo buona guardia. Il big match di sabato però è un banco di prova importante: nonostante la difficoltà, “Mancio” e i suoi compagni non vorranno di certo fallirlo.

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