Roma, Londra e Bilbao: i destini intrecciati di Danso e Hummels
In estate De Rossi aveva individuato l'austriaco come perno del suo reparto arretrato. Non superò le visite mediche, al suo posto arrivò il tedesco. Al San Mames l'incredibile sliding door

(GETTY IMAGES)
Chiamatele “sliding doors” o prendete più semplicemente in esame la teoria dell’effetto farfalla (“piccole variazioni nelle condizioni iniziali di un sistema possono portare a risultati molto differenti a lungo termine”), infilate all’interno del film della stagione i nomi di Kevin Danso e Mats Hummels, prima di mescolare con cura: ciò che verrà fuori sarà una storia molto “romanista” per certi versi. Due carriere così diverse e così lontane tra loro, due destini che si sono dati all’improvviso appuntamento nella Capitale nell’estate del 2024.
Il difensore del Lens era stato individuato da Daniele De Rossi come perno inamovibile del suo reparto arretrato, l’operazione definita e i tifosi avevano addirittura avuto la possibilità di scattare le prime foto di rito con il difensore a Ciampino. Poche ore e l’operazione sfumò: le visite mediche non erano state superate. Il volo di ritorno verso la Francia del roccioso difensore mise in grande difficoltà la Roma, che alla fine ripiegò su due profili a parametro zero: Mats Hummels e Mario Hermoso. E proprio il tedesco, almeno sulla carta, avrebbe dovuto rappresentare il “sostituto” di Danso, il leader difensivo da piazzare al centro del reparto.
I primi mesi dell’ex Borussia si rivelarono un incubo («Se Juric non fosse stato esonerato, me ne sarei andato»): il gol allo scadere contro il Tottenham riuscì a svegliare il tedesco dal letargo dov’era finito. Nello stesso stadio dove pochi mesi dopo sarebbe arrivato proprio Danso, prima di schivare l’ennesima sliding door con destinazione Italia, Juventus in quel caso.
Roma, Londra e... Bilbao.
Il terzo capitolo della storia, il più crudele per il tedesco e il più dolce per l’austriaco, si è consumato all’interno de “La Catedral”, il San Mames, casa dell’Athletic. L’errore di Hummels, aggravato dall’errata valutazione dell’arbitro, escluse la Roma dalla corsa all’Europa League, il “sopralluogo” a Bilbao divenne tristemente l’ultima tappa del viaggio. Allo stesso modo per Danso, Bilbao e il San Mames hanno rappresentato la fine del percorso. Trionfale, però. La finale vinta contro il Manchester Utd ha spezzato un digiuno lunghissimo e riportato gli Spurs a festeggiare un trofeo.
E quanti di noi, guardando l’austriaco festeggiare con il trofeo dell’Europa League in mano, si saranno domandati: «Chissà come sarebbe andata se quel giorno alla fine...».
Chissà, ma la storia non si fa con i “se” e con i “ma”, quella si scrive sul campo. Danso e Hummels, due destini intrecciati tra Roma, Londra e Bilbao, con un solo lieto fine.
Il tedesco a fine corsa, l’austriaco in pieno sprint. Storie di vita, di calcio. Ma per molti profondamente romanista.
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