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Tra Fiorentina e Juventus: l'identikit delle possibili avversarie della Roma Primavera

Al Viola Park è l'ora dei playoff Scudetto. I giallorossi, in semifinale, affronteranno la vincente tra la 4ª e la 5ª classificata. Ecco quello che c'è da sapere

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Sergio Carloni
22 Maggio 2025 - 17:45

La sabbiolina all'interno della clessidra è scivolata tutta nella parte più bassa. I giorni da segnare col pennarello rosso sul calendario, per la Roma Primavera, sono arrivati: la prima gara dei suoi playoff è sì in programma lunedì 26 (ore 20.30), ma al Viola Park andranno in scena già da domani alcune gare, quelle del primo turno. È dunque doveroso prestare attenzione al primo dei due scontri. Si parla di Fiorentina-Juventus, quarta contro quinta classificata in regular season. La vincente affronterà la Roma nella prima delle due semifinali: ecco dunque gli identikit delle possibili avversarie di Gianluca Falsini e i suoi ragazzi.

Fiorentina: la quarta posizione dopo un periodo nero

Avrà due vantaggi, domani: il campo, essendo i playoff organizzati in casa, e la posizione in classifica. Qualora la sfida con la Juventus terminasse in parità, infatti, non ci sarebbero supplementari o rigori al termine dei 90' e a passare sarebbe la Fiorentina. Che però non viene da un periodo del tutto roseo. Solo le ultime tre gare di Campionato le hanno permesso di rialzare un po' la testa: tre successi consecutivi (in ordine, contro Genoa, Lazio e Torino), dopo addirittura sette sconfitte nelle precedenti nove gare. Alla fine, però, è arrivato l'accesso ai playoff con 69 punti, 77 reti fatte e 50 subite. Cifre alte.

Si tratta, d'altronde, di una squadra di qualità. E la Roma lo sa bene, dato che la Viola, in stagione, è stata l'unica a batterla all'andata e al ritorno (lottando proprio coi giallorossi per le prime posizioni). Prima con un sonoro 3-1; più tardi, a febbraio, con un 1-0 al Tre Fontane. Un solo gol, realizzato da Rubino, uno dei calciatori più pregevoli nella lista del tecnico Galloppa: classe 2006, seconda punta rapida e sorprendente, terzo marcatore del campionato con 17 reti (e 5 assist). Più in basso c'è Riccardo Braschi: 13 gol e un'assenza, almeno contro la Juve ed eventualmente la Roma, pesante. Per squalifica, la punta salterà infatti primo turno e semifinale e non potrà esserci nello schieramento viola.

Quale modulo? Difficile dirlo, dato che i toscani hanno a più riprese cambiato il loro sistema di gioco, optando spesso per il 3-4-2-1. Lì trovano posto altri calciatori dall'indubbia affidabilità. Come i centrocampisti Harder (2005) e Keita (2007), oppure la promettente ala Maat Daniel Caprini: un 2006 di grosso valore, con 24 presenze, 9 gol e 5 assist tra i più piccoli. Non solo, perché Palladino lo ha fissato nella lista dei suoi convocati e a più riprese si è ritrovato a viaggiare con la prima squadra, accumulando inoltre due presenze sui campi di Serie A. Una ricompensa straordinaria. Potrebbe dunque "retrocedere" in Under 20 per dare una mano a Galloppa e i suoi nella fase finale.

Tanti 2006, molti dei quali promettenti e di qualità, hanno fatto la fortuna della Fiorentina. I punti deboli, comunque, ci sono: la concentrazione, a volte, cala. Tant'è che a più riprese, i demeriti viola hanno messo in risalto il cinismo avversario (forse solo apparente) in Campionato. Pochi tiri subiti, parecchi gol incassati. Un aspetto da non sottovalutare in vista della fase finale. 

Juventus: un quinto posto nel segno delle rimonte

63 punti in campionato con 73 reti fatte e addirittura 63 subite. Troppe. Rendono di fatto la Juventus la squadra dei playoff Primavera con più gol incassati. Un trend negativo, bilanciato dalle grosse capacità nelle rimonte, nei momenti più difficili delle partite. Questa, in poche parole, è la Primavera bianconera di Magnanelli; un gruppo dalle prestazioni altalenanti, eppure giunto a destinazione proprio all'ultimo turno del Campionato. Ottenendo un quinto posto che, in caso di risultato avverso tra Monza e Verona, avrebbe potuto trasformarsi in sesta posizione.

Tanti risultati utili consecutivi, a sprazzi, e qualche ko difficile da digerire. Come quello di inizio regular season col Genoa (0-3), o l'ultimo, un 2-4 in casa contro l'Empoli. Fino ai tre gol subiti con Monza, Milan e Lazio. Attimi riempiti da incognite. Scongiurate dalle prove caratteriali culminate con le rimonte: fungono da esempio, in questo caso, le gare con Cremonese (3-2), Inter (da 0-2 a 3-2!), Torino, Cesena (4-3), Sassuolo (2-1). Partite, tra le altre, che riportano a un dato importante: sono 27 i punti raccolti dalla Juventus dal 70' in poi. Una squadra che si attiva nei minuti finali e, in parecchie situazioni, sfrutta momenti "morti" per farsi contenta.

La voglia di non mollare si è vista anche con la Roma, nei due scontri di Campionato. Un 1-0 bianconero a Vinovo, a ottobre, grazie alla rete di Diego Pugno (punta centrale, classe 2006; 6 minuti contro il Lecce, quest'anno, in prima squadra). 90' conditi da una lotta assidua sul piano fisico e pochi tentativi da ambo le parti. Poi il 2-1 giallorosso, con gol di Merola e la rimonta. Stavolta non juventina. Una gara in cui, al contrario, era stata la Roma a mostrare irreprensibilità, specie al momento del vantaggio di Coletta al 93'. Due gruppi diversi, accomunati dalla tenacia. Seppur misurata in maniera differente.

Tra le individualità più importanti ci sono il già citato Pugno e la seconda punta del 2005 Alessio Vacca. Entrambi sotto osservazione in Next Gen (la Juventus Under 23, ndr). Poi il terzino Federico Savio, altro classe 2005 che si sta affermando, oltre al difensore Bassino e il centrocampista Crapisto. Quest'ultimo, uno dei più pericolosi palla al piede nel consueto 4-2-3-1 del tecnico. Formazione in cui, la maggior parte delle volte, trovano spazio anche calciatori del calibro di Pagnucco e Boufandar, rispettivamente un terzino sinistro e un centrocampista. In Coppa Italia le cose non sono andate bene e le tante energie spese sono andate in fumo in semifinale, nel ko col Cagliari (poi campione). Adesso c'è la possibilità di tornarci, in semifinale. Ma ai playoff Scudetto.

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