AS Roma

L'Europa passa da qui: è la grande bellezza

All’ultima uscita all'Olimpico da allenatore servono tre punti per volare. Roma-Milan è uno spareggio che vale una coppa, chi perde può star fuori da tutto

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Daniele Lo Monaco
18 Maggio 2025 - 06:00

Goditi la tua gente, Claudio. Guarda che spettacolo, guarda che riconoscenza, guarda che amore. Oggi è il giorno di Ranieri e tutti ci auguriamo anche che sia il giorno della Roma in Europa, là dov’è logico che sia, a rappresentare l’Italia nelle competizioni internazionali, anzi, a dar lustro all’Italia nelle competizioni internazionali, come è stato lungo tutto l’ultimo decennio. La scellerata gestione dei casi De Rossi e Juric aveva portato il club sull’orlo dell’umiliazione di un anno senza coppe dopo che l’artefice del trionfo di Tirana e del quasi trionfo di Budapest era stato allontanato come fosse il più accanito dei nemici. Ma poi è arrivato Claudio Ranieri da Testaccio, anzi da Cagliari, da Londra, da Valencia, da Leicester, da Torino, da Milano, da Firenze, da ogni luogo del mondo, eppure così significativamente romano, a rimettere a posto le cose.

Battere il Milan questa sera (calcio d’inizio ore 20.45, telecronaca esclusiva su Dazn, radiocronaca obbligatoria su Radio Romanista) significa aver intanto centrato l’impresa di aver guadagnato l’accesso all’Europa, poi a Torino si deciderà se di serie A, B o C. L’importante è esserci, l’importante è star lì, tra i grandi, nel posto che ci compete. 
La festa che l’Olimpico, e in particolare la Sud, riserveranno all’allenatore si preannuncia ancora una volta memorabile. Ma l’attenzione di tutti, dopo l’inevitabile emozione iniziale, sarà sulla partita contro una delle squadre più imprevedibili d’Europa, capace di eliminare l’Inter dalla Coppa Italia schiacciandola sul campo, come di arrendersi quasi senza lottare al Bologna in finale dopo averlo battuta in campionato, dando pure l’impressione che a nessuno mentre accade freghi nulla. Ma proprio perché è imprevedibile, il pronostico è apertissimo. I bookmakers assegnano alla Roma un leggero vantaggio, 2,20 volte la posta viene quotata la vittoria, 3,50 volte il pareggio, 3 volte la sconfitta. Di sicuro sarà una fantastica serata, immersi ancora nella straordinaria bellezza del bacino del Foro Italico, quando si sarà spenta l’eco della bellissima finale degli Internazionali sperando tutti nel trionfo di Sinner dopo aver goduto ieri di quello della Paolini. Dentro l’Olimpico, ancora una volta sold out, ma senza i suoi tifosi dopo l’oltraggio dei seggiolini e dei bagni della Sud deturpati, il Milan deve vincere per sperare di restare anch’esso in Europa. In qualche modo è una finale: chi perde rischia di rimanere fuori pure dalla Conference. 

Ranieri l’equilibrista non andrà allo sbaraglio, lo ha fatto capire bene anche nella conferenza stampa di venerdì, quando ha risposto in maniera un po’ polemica sollecitato sul tema del baricentro più o meno basso della sua squadra a seconda del risultato: «Se a Bergamo la Roma avesse sfruttato le sue occasioni e avesse vinto come è successo a Milano ci avreste coperto di elogi, così invece si sottolinea il baricentro basso del secondo tempo». In fondo ha ragione: è la solita, vecchia storia, conta solo il risultato. Raggiungiamolo, dunque. Sono diversi anni che non succede col Milan, per l’esattezza sei e mezzo. Chiudiamo in bellezza la stagione e poi cercheremo di scoprire l’identità di mister X. Gli indizi restano quelli.

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