Gasperini, partenza diesel
In più di una circostanza le sue squadre hanno avuto un avvio piuttosto lento, trend parzialmente invertito nelle ultime stagioni a Bergamo. Ma nelle prime tre ha faticato

(MANCINI)
Dice il proverbio che «il buongiorno si vede dal mattino» e che «chi ben comincia è a metà dell’opera». Sarà, ma l’antica saggezza popolare ricorda anche che «chi va piano va sano e va lontano». Ecco, se c’è un modo di dire che può essere associato agli avvii di campionato delle squadre di Gian Piero Gasperini è proprio quest’ultimo. Le partenze spesso in sordina - o perlomeno senza squilli di tromba - possono illudere gli avversari: ne è un esempio la stessa Atalanta, che spesso si è dimostrata travolgente da gennaio in poi. Qualcuno sostiene che dipenda dalla preparazione atletica, qualcun altro dai meccanismi che vengono oliati via via di settimana in settimana, altri ancora parlano di semplice casualità.
Una cosa è certa: nell’arco della sua carriera da tecnico, Gasperini ha fatto registrare soltanto due volte una media-punti per partita superiore al 2 nelle prime dieci giornate di campionato. È successo nel 2019-20, quando al decimo turno la sua Dea era terza in classifica con 21 punti; a fine stagione i nerazzurri mantennero il gradino più basso del podio con 78 punti (record nella storia del club, poi eguagliato l’anno seguente). Nel 2022-23, alla decima giornata, i punti erano addirittura 24, con il secondo posto a -2 dal Napoli. In quel caso un calo dopo la sosta invernale per i Mondiali in Qatar portò gli uomini di Gasp a chiudere al quinto posto, con 64 punti che valsero loro l’accesso in Europa League. Poco male, visto che un anno più tardi il trofeo nel cielo di Dublino lo alzarono proprio loro.
Ben più complicato l’avvio nelle prime tre stagioni bergamasche per Gasp: al debutto, nel 2016-17, dopo dieci turni l’Atalanta era a quota 16, e già si era lasciata alle spalle la difficilissima partenza (3 punti dopo cinque giornate) che aveva portato parte della tifoseria a chiedere l’esonero del tecnico. Complicato anche l’inizio del campionato 2018-19, paradossalmente proprio quello che si concluderà con la prima, storica qualificazione in Champions League dei nerazzurri: nonostante i 12 punti alla decima, alla fine Toloi e compagni chiusero terzi, con 69 punti. A dimostrazione del fatto che i cavalli si vedono all’arrivo. Del resto nella Serie A 2020-21 arrivarono tre sconfitte e due pareggi nei primi dieci turni (17 punti), ma ciò non impedì a Gasperini di ottenere la bellezza di 78 punti (terzo podio e terza qualificazione in Champions di fila).
Nel 2007-08, alla sua prima stagione in Serie, col Genoa, Gasp ottenne il primo successo alla quinta giornata, e alla decima aveva 13 punti. Mantenendo un rendimento costante per tutta l’annata, però, il Grifone non solo si salvò, ma chiuse al decimo posto (48 punti). Gli 11 punti raccolti nel 2010-11 spingono Preziosi a esonerarlo proprio alla decima giornata; stesso rendimento, ancora a Marassi, nel 2015-16, ma in questo caso il Genoa alza l’asticella nel girone di ritorno e ottiene 46 punti e la decima piazza. All’Inter ha avuto soltanto tre giornate, prima di essere esonerato (un solo punto ottenuto), mentre a Palermo è subentrato in corsa e poi esonerato: esperienze, queste, che non fanno testo. Roma scalpita per vedere all’opera la squadra di Gasp: l’importante è essere consapevoli che servirà pazienza per vedere i frutti del lavoro del nuovo tecnico giallorosso.
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