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La scelta

Lascia o raddoppia: le critiche a Dazn e le alternative sul mercato

Montano le polemiche (e le disdette) per il comunicato sui nuovi costi e le limitazioni sull'uso dei dispositivi. In alternativa l'offerta di Timvision o Sky tv

Dazn al centro delle polemiche per l'innalzamento dei costi (Getty Images)

Dazn al centro delle polemiche per l'innalzamento dei costi (Getty Images)

11 Giugno 2022 - 05:00

Dazn raddoppia, in tanti lasciano. Caos e disdette dopo l'annuncio dei prezzi per la prossima A. L'alternativa ora è Timvision. Negli scorsi giorni sono iniziate ad arrivare le mail in cui Dazn comunicava ai propri abbonati delle «modifiche delle condizioni di utilizzo» a partire dal prossimo 2 agosto, semplice traduzione dell'aumento del prezzo per un abbonamento che dia la disponibilità della doppia utenza. Il servizio streaming che in partnership con Tim detiene l'esclusiva sul triennio della Serie A 2021-2024 ha ufficializzato un provvedimento che aveva già provato a introdurre nel corso della scorsa stagione per limitare la "concurrency", ovvero la possibilità di accedere contemporaneamente alle trasmissioni con lo stesso account da due dispositivi in luoghi diversi. Lo scorso novembre erano nate diverse polemiche quando dal sito ufficiale era scomparsa la voce che trattava quella possibilità: secondo diverse fonti, l'intenzione di Dazn era quella di rimuovere la funzionalità, nell'intento di limitarne gli usi scorretti e fare lo stesso con la pirateria. Dopo il marasma scatenatosi nelle ore successive alle prime indiscrezioni, Dazn aveva fatto dietrofront, rimandando alla nuova stagione il provvedimento. Terminata l'annata 2021-22 è arrivata la proposta ufficiale, o meglio, le condizioni cui gli abbonati dovranno adeguarsi per continuare a usufruire del servizio: una scelta tra due abbonamenti differenti, il primo a 29.99 € mensili con due dispositivi registrabili e la visione contemporanea sugli stessi solo se connessi alla rete della stessa abitazione, con la possibilità di utilizzare Dazn lontano da casa ma non mentre è in uso anche sull'altro device. Il secondo è l'abbonamento "Plus" che con 39.99€ consente la "concurrency" di cui sopra e la possibilità di registrare fino a sei dispositivi differenti. In pratica gli utenti, per usufruire della piattaforma di streaming come hanno fatto fino a ora dovranno pagare 10€ al mese in più e c'è dell'altro. Tutti quelli che avevano sottoscritto l'abbonamento lo scorso luglio, hanno beneficiato di un promozione per la quale il prezzo del pacchetto era fermo a 19.99€ (e la concurrency era consentita) quindi vedranno il prezzo raddoppiato senza alcun servizio aggiuntivo rispetto all'accordo precedentemente siglato.
Sui social è cataclisma: l'hashtag #daznout è andato in tendenza su Twitter, con numerosissimi abbonati che minacciavano o persino rendevano pubblica la loro disdetta con tanto di foto. Ci sono anche i nostalgici di quando il detentore unico dei diritti era Sky e chi paragona le tariffe annuali ai prezzi dell'abbonamento allo stadio. Oltre ai social si sono scatenate anche numerose associazioni di consumatori (tra cui il Codacons che ha annunciato un esposto all'Antitrust), colpite dalla decisione di Dazn di alzare i prezzi anche a fronte di un prodotto definito da molti scadente (anche nella scorsa stagione non sono mancati disagi nella visione delle gare, tra disconnessioni improvvise e infiniti tempi di caricamento). «La gente non deve essere sfruttata per la sua passione - ha scritto il presidente delle Associazioni Sportive e Sociali Italiane Claudio Barbaro - serve un passo indietro da parte di tutte le componenti». Il nocciolo della polemica quindi, non sta tanto nella super discussa doppia utenza, quanto nella crescita dei prezzi senza dare nulla in cambio, anzi andando a togliere delle funzionalità. Quella che per Dazn è un strategia per aumentare i deludenti numeri di abbonamenti, sembra ai più un vero e proprio ricatto e un elemento che porta gli utenti a guardarsi intorno per poter assistere alle gare della prossima stagione. Al momento un'alternativa significativa arriva da Tim, che con Dazn ha sostenuto le spese per i diritti del triennio e con Timvision sta di fatto consentendo i "vecchi" servizi di Dazn a una cifra decisamente più bassa rispetto all'altra piattaforma. C'è una promozione che, se sottoscritta entro il 25 giugno, permetterà la visione di Dazn con tutta la Serie A, Infinity con la Champions League e naturalmente i contenuti di Timvision gratuitamente fino al 31 agosto per poi salire a 19.99€ fino a settembre 2023. Il tutto a fronte di un versamento una tantum di 19.99€ per costo di attivazione e consegna del decoder TimVision Box. Riportandolo all'abbonamento "Plus" di Dazn, tra le due offerte non c'è differenza se non quella del prezzo: se una raddoppia, l'altra lascia tutto com'era. In ultimo, c'è da analizzare la proposta di Sky: il pacchetto "Sky tv" (cioè i contenuti dell'abbonamento base) e il calcio al prezzo di 19.90€ mensili, consentendo però la visione di soltanto tre partite su dieci ogni giornata di Serie A (sabato alle 20.45, domenica alle 12.30 e lunedì alle 20.45), le migliori gare di Premier League e integralmente Conference ed Europa League.

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