La domenica di sport italiana tra gioie e dolori: le azzurre da sogno
L’Italvolley trionfa contro la Turchia: ennesimo capolavoro di Velasco. Sinner lotta, ma Alcaraz lo supera. Nel basket siamo fuori dagli Europei per mano di Doncic

(GETTY IMAGES)

La rete del campo di pallavolo è più dolce di quella del campo da tennis, in un 7 settembre 2025 che rimarrà nella storia dello sport italiano. La Nazionale femminile di pallavolo è campione del mondo 23 anni dopo la prima e, fino a ieri, unica volta. La giornata prosegue con la delusione dell’Italbasket, eliminata dagli Europei dalla Slovenia, le alterne vicende dei motori e finisce con Sinner che cede ad Alcaraz il titolo degli US Open e il posto di numero 1 al mondo.
Volley
Un anno dopo l’oro olimpico. 36 partite dopo la prima di una serie di successi che non ha precedenti nella storia delle nazionali italiane in ogni sport. 23 anni dopo l’unica vittoria in un Mondiale di pallavolo femminile, l’Italia si alza sul tetto del mondo. Negli ultimi due anni di questo ciclo firmato da Julio Velasco, a un certo punto le azzurre sembravano vincere fin troppo facilmente. In Thailandia l’hanno fatto dimostrando anche di saper soffrire e dopo essere state più volte sull’orlo della sconfitta. Sia nella semifinale col Brasile, sia nella finale di ieri con la Turchia, entrambe vinte al tie-break, Egonu e compagne hanno saputo soffrire e poi tirar fuori il meglio nei momenti più importanti. Al tie-break si è arrivati con due set vinti molto sofferti (25-23 il primo, 26-24 il terzo) e altri due dominati dalla Turchia (13-25, 19-25). Eppure, trascinata da Antropova e Sylla, dal 9-7 in poi le azzurre non hanno sbagliato più nulla. Alessia Orro è l’MVP della finale, miglior palleggiatrice del torneo, stoica in una partita che l’ha vista protagonista a 24 ore dal problema alla caviglia della semifinale. Nella squadra ideale del torneo, fa compagnia ad altre due azzurre: Anna Danesi nella squadra è tra le migliori centrali, Monica De Gennaro è il miglior libero. A 38 anni, la moglie del Ct della Turchia Santarelli, è al passo d’addio di una carriera azzurra leggendaria. Paola Egonu (22 punti) segna meno di Melissa Vargas (33 punti), ma è la miglior realizzatrice azzurra e torna a casa – così come le sue compagne – con l’ultimo titolo mancante in nazionale: il gruppo delle Campionesse d’Europa del 2021 e delle campionesse Olimpiche del 2024 mette in bacheca un altro trionfo.
Motori
Non va altrettanto bene tra i motori. Il Gran Premio d’Italia, che lo scorso anno aveva visto un trionfo Ferrari con la vittoria di Leclerc a Monza, si conclude con il dominio di Max Verstappen, che con la sua Red Bull precede le McLaren di Norris e Piastri. Quarto Leclerc, sesto Hamilton. «Fa male - commenta uno sconsolato Leclerc - ci manca la macchina. Speriamo arrivi presto il nostro momento». Passando alle due ruote, nel Gran Premio di Catalunya della MotoGP, festa per la famiglia Marquez e per la Ducati. Marc vince e consolida la leadership nel mondiale, Alex è secondo. Terzo Enea Bastianini su Ktm. In Moto2 vince Daniel Holgado, in Moto3 Angel Piqueras.
Basket
Nel basket l’Italia abbandona gli Europei venendo sconfitta 84-77 dalla Slovenia e soprattutto da Luka Doncic, che da solo mette a segno metà dei punti della sua squadra, 30 dei quali nel primo tempo. Dopo un ottimo girone eliminatorio, l’avventura si chiude agli ottavi di finale. Ed è proprio nella prima parte di gara che matura la sconfitta, con la Slovenia che chiude il primo quarto avanti 11-29 e raggiunge subito dopo il massimo vantaggio (19 punti). Eppure, dopo aver riportato lo svantaggio a 10 punti a fine secondo quarto, l’Italia arriva anche a -1 (77-78) a 2’ dalla fine trascinata da Fontecchio, Niang e Gallinari, che probabilmente chiude la sua carriera in azzurro con una prova a tratti commovente. Sul più bello gli azzurri si spengono e non riescono a completare l’opera. Gianmarco Pozzecco si dimette da CT, il favorito per prendere il suo posto è Luca Banchi.
Tennis
Melbourne e Wimbledon a Sinner, Parigi e New York ad Alcaraz. A slam, i due tennisti più forti di questa epoca stanno 2-2, esattamente come lo scorso anno. Lo spagnolo vince la finale a Flushing Meadows, davanti anche a Donald Trump, col punteggio di 6-1, 3-6, 6-2, 6-4. Lo spagnolo toglie il posto di numero 1 all’italiano, che lo occupava da ben 65 settimane. Alcaraz ha servito meglio, di conseguenza ha giocato meglio e ha meritato la vittoria al termine di un torneo in cui l’unico set perso è stato proprio il secondo della finale di ieri. E proprio lì, quando c’era da dare continuità, Sinner è un po’ mancato. Ma l’Alcaraz delle ultime settimane è migliorato in maniera clamorosa. E’ più potente, serve meglio, fa meno errori. Ma la saga è appena iniziata e questo è un bene non solo per Sinner, ma per tutto il tennis.
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