per la roma

Gli sbalzi d'umore fra i mali endemici di questa squadra, capace di essere solare e depressa in breve

"Perché se un giorno troverai il coraggio di renderti conto che, almeno per quest'anno, io non potrò vincere il campionato riuscirai, finalmente, a goderti le mie gare"

A Torino, in quello stadio, tranne la scorsa estate abbiamo perso in tutti i modi. Dominando, non scendendo in campo, meritando di pareggiare

Due realtà così differenti tra loro per colori, tradizioni, atteggiamenti, desideri, ideali e protagonisti, che sentirle accomunate stona completamente

Quel ragazzino che ha ricevuto la maglia di Dzeko per Natale...Quel filmato ha fatto il giro dei social perché tutti noi abbiamo avuto un dono così

Mai come adesso questa squadra ribadisce il suo ruolo di collante sociale. Mai come adesso amici, figli, nonni, fratelli e sorelle si sentono così vicini mentre gioca la Roma

Se i giallorossi dilagano, come domenica a Bologna, «Di questa partita non si può tenere conto». Se, invece, è la Longobarda, «È un'orchestra perfetta»

Le parole di De Rossi sul suo conto nel giorno della conferenza d’addio rappresentano una vera e propria garanzia. Non storcerò mai il naso parlando del numero quattro

Nel vuoto cosmico di tante dichiarazioni, Antonio non sbaglia uscite. Un tipo di poche parole. Ma sensate. Equilibrate. Come il suo modo di stare al mondo, figurarsi in campo.

Il ritorno all’Olimpico: da una parte la gioia di rivedere la squadra, bella e combattiva contro la Juve. Dall’altra la nostalgia della Curva Sud, dei rituali e degli abbracci che non possiamo darci dopo un gol