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per la roma

Quelli sbagliati siete voi, che fate fuggire chiunque

C’è chi, per soddisfare il proprio ego, sbullona la panchina della Roma. Se prometti, un fanfarone. Se sei pragmatico, giochi male. Se giochi bene: troppo filosofo

José Mourinho in panchina a Venezia (As Roma via Getty Images)

José Mourinho in panchina a Venezia (As Roma via Getty Images)

11 Novembre 2021 - 13:12

Non è vero che tutte le strade portano a Roma: casomai il contrario. Via da questa città, ma soprattutto dalla squadra che la rappresenta, perché siete capaci di far scappare chiunque: la vostra è una sorta di perversione, pur di soddisfare il vostro ego… siete pronti, ogni volta, a sbullonare la panchina della Roma. Voi siete in grado di trasformare i connotati del viso di un allenatore dopo un solo anno, sei mesi, due. Un bombardamento quotidiano – diretto, indiretto, alla luce del sole, ondivago – che cambia la faccia, e le convinzioni, di ogni mister che arriva per guidare una squadra di calcio ma che poi, poco dopo, si rende conto che il campo sarà l'ultimo dei suoi problemi.Perché il problema siete voi. Voi che non avete voglia di imparare niente, da nessuno… perché tanto siete convinti di sapere già tutto. Armati di pettegolezzi, confidenze modellate come fossero le tavole dei Dieci Comandamenti, la declinazione più utile della verità da raccontare perché tanto, poi, verità ci diventa per davvero. Basta metterla in giro una cosa… che poi il rimbombo le darà credibilità. Lo sapete bene.

Si chiama Mourinho l'allenatore della Roma: Mourinho! Ma non ve ne frega niente, di niente. Nessuna divinizzazione, giusto. Ma sono intollerabili i vostri sorrisetti plumbei, gli sghignazzi di chi lo vorrebbe far passare come uno squilibrato, lo scemo del villaggio… l'ultimo di una lista che ha annoverato mister, e uomini, dello spessore – solo per fare un esempio – di Luis Enrinque. Sì, lui quando venne alla Roma era giovane ma già la persona che è oggi. Scappò via. Lasciando sul tavolo tutto pur di allontanarsi da una gabbia di matti dove se programmi, stanchi. Se improvvisi, sei approssimativo. Se prometti, un fanfarone. Se sei pragmatico, giochi male. Se giochi bene: troppo filosofo. Perché tanto – mi taglierei una mano piuttosto che scriverlo – da queste parti non si vince quasi mai e, allora, ogni volta basterà aspettare un po' di tempo e tutti quelli che, a rotazione, avranno messo le mine sulla pelle della Roma… poi potranno vivere un istante di soddisfazione pensando d'aver avuto ragione. Booom.

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