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Andrea Olivari: "Intitolare il Roma Club Ostia a De Rossi era un atto dovuto"

Parla il presidente del gruppo di tifosi più vicino al Capitano giallorosso: «Era già tutto pronto, ma non credevamo fosse questo il momento»

21 Maggio 2019 - 14:22

«Dedicare il Roma Club di Ostia a Daniele De Rossi era un atto dovuto. La naturale evoluzione delle cose. Era già tutto pronto da tempo per questo passo, solo che non ci aspettavamo fosse questo il momento». Ha le idee chiare il presidente del club giallorosso di Ostia, Andrea Olivari, che subito dopo la notizia del mancato rinnovo da parte della società al capitano giallorosso ha deciso, insieme ai suoi 3 amministratori, Mario Barrotta, Fabio Anconetani e Andrea De Angelis, di intitolare il Roma Club proprio a Daniele De Rossi.
«Ho visto che il Roma Club di Madrid è stato più lesto di noi ad annunciarlo (ride ndr) - continua Andrea Olivari - ma noi eravamo già pronti a omaggiare uno dei più grandi simboli di Roma e della Roma. Abbiamo già pronte le maglie in suo onore».

Come avete reagito alla decisione della società di non rinnovare il contratto a De Rossi?
«Essendo tutti di Ostia, la maggior parte di noi lo conosce, anche se magari non lo frequenta. Però abbiamo avuto anche modo di incontrarlo di persona qualche volta. Conosciamo molto bene il papà Alberto, una persona splendida e disponibile. Ovviamente siamo rimasti un po' traumatizzati dalla notizia, che non si aspettava nessuno. Stiamo cercando di metabolizzarla e abbiamo deciso di accelerare i tempi dedicando a lui il nostro club».

Avete in mente qualche iniziativa in particolare per omaggiare Daniele?
«Per noi è stato un fulmine a ciel sereno. Ostia per quanto sia grande è come un paese. Abbiamo alcuni contatti anche con alcuni membri della politica e la nostra idea era quella di dargli un riconoscimento a nome nostro, ma soprattutto a nome di Ostia. Ovviamente cercheremo di onorarlo in qualche modo e, tramite un nostro amico vignettista, abbiamo anche fatto delle maglie celebrative. Una di queste la regaleremo a lui personalmente. Conoscendo la disponibilità di Daniele non penso sarà un problema».

Come avete interpretato questa scelta da parte della società?
«Noi siamo conosciuti come uno dei club più moderati. Siamo sempre stati dalla parte della Roma e anche di questa società. Non abbiamo mai voluto fare grosse polemiche, ma questa volta non possiamo non dire che sono stati fatti degli errori. Ci siamo rimasti male, una figura e un simbolo come Daniele merita un trattamento diverso da quello che gli è stato dato. Soprattutto i modi sono stati sbagliati e noi ci auguriamo che venga data una spiegazione a noi tifosi. Accettiamo le decisioni dell'azienda Roma, ma ce le devono spiegare. I tifosi sono la forza trainante di tutto e non si possono ignorare».

Se mai ci fosse un cambio di idea da parte della società come reagirebbe De Rossi?
«Conoscendo Daniele direbbe di no. Però se mai dovesse esserci un ripensamento da parte della Roma sarebbe bella una cosa: se è vero che lui ha detto ai tifosi fuori i cancelli di Trigoria "se me lo chiedete voi non indosserò altre maglie", allora l'epilogo più bello sarebbe che lui lo facesse solo in nome della volontà dei tifosi. Questo sarebbe il giusto compromesso e il nostro piccolo sogno. Anche perché i veri romanisti, in questo momento, stanno veramente soffrendo».

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