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Roma Club Lussemburgo: "Nel 2026 festeggeremo i nostri dieci anni. Con Gasperini si può lottare fino in fondo"

La Presidente Adriana Balducci: "Siamo partiti in un piccolo gruppetto di dieci persone e da un paio d’anni raggiungiamo il centinaio di membri. La nostra sede è il The Spot"

PUBBLICATO DA Andrea Monaco
31 Dicembre 2025 - 17:00

La Presidente del Roma Club Lussemburgo Adriana Balducci ha parlato a Il Romanista della passione per i colori giallorossi del club e delle iniziative portate avanti da loro, oltre ai progetti per il 2026. 

Di seguito l'intervista completa: 

Come e quando nasce il Roma Club Lussemburgo?

"Ufficialmente nasce nel 2015 e nel 2024 è diventato un’associazione senza scopo di lucro. Tutto è cominciato con una pagina Facebook creata da un ragazzo lussemburghese cresciuto qui a Lussemburgo con una grande passione per la Roma. Con lui abbiamo consolidato e dato voce a un gruppetto di romanisti che si riuniva al "Tie Break" al Kirchberg. Da li mese dopo mese, anno dopo anno si sono aggiunti tante persone che volevano il bene della Roma ma anche tantissimo del club". 

Quanti siete ad oggi e qual è la vostra sede?

"Siamo partiti in un piccolo gruppetto di 10 persone e da un paio d’anni raggiungiamo il centinaio di membri. La nostra sede é il The Spot in pieno centro storico". 

Cosa significa tifare in Lussemburgo?

"Tifare Roma in Lussemburgo significa vedere insieme la partita nonostante i commenti siano in tutte le lingue meno che in italiano. Significa esporre sempre lo striscione e portare la sciarpa del nostro club. Significa essere sempre più numerosi rispetto ai nostri avversari. Significa far diventare romanisti i nostri amici stranieri, che siano lussemburghesi, belgi o francesi. Significa, come altrove, essere fieri anche nella sconfitta perché noi siamo Roma e gli altri non possono capire. Significa portare avanti soprattutto all'estero il Romanismo, la Roman Identity e coltivare l'amore per Roma e l'AS Roma trasmettendolo ai più piccoli (figli, nipoti etc...), anche se lontani! Significa viaggiare sempre e ovunque per l’Europa con viaggi improbabili in macchina o con scalo perché l’aeroporto di Lux è minuscolo. Tra l'altro, siamo stati premiati come club con più presenze in trasferta". 

Quali sono le iniziative portate avanti dal club?

"Come club facciamo cene sociali, feste, anniversari del club. Siamo inoltre presenti tutte le trasferte europee, tornei di calcetto di beneficienza con altri fan club italiani e aderiamo ad altre iniziative benefiche organizzate dalla Roma". 

Quali sono gli aneddoti che ricordate con più piacere?

"Il primo è la trasferta degli Ottavi di Champions League nel 2018 a Kharkiv contro lo Shakhtar Donetsk. C'era un'atmosfera surreale con l’esercito al posto della polizia, meno 15 gradi, ghiaccio ovunque in una città che è stata poi bombardata e dove ora sarebbe utopia poter giocare lì! Ovviamente i voli erano con scali improbabili per arrivare. Ma la cosa più bella fu conoscere tifosi romanisti con storie pazzesche tipo un ragazzo francese che lavorava su un peschereccio in Nigeria e che non parlava italiano ma con una grande passione per la Roma. L'altro ricordo è il quarto di finale contro il Barcellona della mitica Remontada. Festeggiammo talmente tanto che trasformammo la quiete di un banale e freddo mercoledì sera lussemburghese in una bolgia stile carnevale di Rio con trenini, brindisi, urli e cori in tutta la città, facendoci cacciare da tutti i locali diventando quelli che: ”Ah, eravate voi a fare quel casino che si sentiva in tutto il centro?” Anche a distanza di anni". 

Un bilancio sulla Roma di Gasperini.

"Nonostante la diffidenza iniziale, il giudizio sulla Roma di Gasperini, a questo punto della stagione, non può che essere positivo considerando il posto in classifica attuale, malgrado le evidenti lacune in organico e l’atavico problema degli scontri diretti. Nonostante ciò, la Roma è li, e la sensazione è che mai come quest’anno manchi veramente poco per chiudere il gap con le squadre che ci precedono e per lottare fino in fondo per obiettivi importanti". 

Quali sono i vostri progetti per il 2026?

"Essere sempre di più a cantare e tifare la nostra Roma, mantenere la nostra bellissima coesione e la preziosa amicizia che ci unisce, continuare ad essere un esempio per gli altri che - poverini - non sono ROMANISTI, gioire delle vittorie! E non da ultimo ci sarà la grande festa per i dieci anni del club con la presenza di altri amici dei Roma club sparsi in Europa". 

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