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Roma Club North UK: "Nacque tutto in aeroporto a Liverpool. Questa sera all'Ibrox ci saremo"

Parla il Presidente Marco Casulli: "I Rangers non sono più quelli di una volta, ma rimangono una squadra competitiva. Il ricordo più bello? Il 3-0 al Barcellona"

PUBBLICATO DA Andrea Monaco
06 Novembre 2025 - 12:00

Il Roma Club North Uk è una grande realtà di passione giallorossa e di ritrovo per le persone che vivono nel nord del Regno Unito. Marco Casulli, Presidente del club e grande tifoso della Roma, così come i suoi tre figli Joshua, James e Valentina, ha raccontato a Il Romanista la storia del club, le loro attività e le aspettative per la gara di questa sera contro i Rangers

Di seguito le sue dichiarazioni: 

Quando nasce il Roma Club North UK?

"Nasciamo nel 2016 dopo che io e Joshua, uno dei miei figli, siamo andati a vedere Barcellona-Roma nel 2015 dove perdemmo 6-1. Quando stavamo a Liverpool all'aeroporto ho visto tanti tifosi con tute e magliette della Roma e rimasi sorpreso. Erano tutti giovani, venivano tutti da diverse parti dell'Inghilterra e parlando con loro mi dissero che c'erano molti altri tifosi che vivevano lì. Da lì mi venne l'idea di creare un club di tifosi romanisti presenti nel Nord del Regno Unito perché nel Sud ci sono già dei club esistenti". 

Ad oggi quanti membri sono iscritti al club?

"Ad oggi siamo 100 membri nel Regno Unito e una cinquantina di membri a Val Melaina dove io sono nato e cresciuto prima di trasferirmi a Manchester nel 1995. Quindi anche a Roma c'è una presenza importante perché ci sono tutti amici di Val Melaina che sono con il club e che vanno a vedere le partite all'Olimpico con il nostro striscione". 

Da dove vengono i membri del club e qual è la vostra sede di appoggio?

"Noi non abbiamo una sede specifica. Ci riuniamo al pub "Directors Box" di Manchester, dove ci lasciano sempre uno schermo per vedere le partite. I membri vengono da da diverse parti del Regno Unito: Newcastle, Derby, Liverpool, Manchester, Nottingham. Altri provengono da altre cittadine sopra Londra. Ci sono anche padre e figlio che abitano a Glasgow. Diciamo che c'è una bella presenza e quando chiedo alle persone perché scelgono la Roma, la risposta è sempre la stessa: Francesco Totti. Una costante che si ripete". 

Stasera c'è Rangers-Roma. Sarete presenti allo stadio?

"Loro non sono più quelli di una volta, dieci anni fa vincevano sempre. Ultimamente ha sempre vinto il Celtic ma rimane una squadra competitiva, soprattutto in casa. Noi saremo una quindicina a sostenere la nostra amata Roma, anche perché non capita spesso che la Roma giochi nel Regno Unito, specialmente nel Nord. Magari è successo in passato con il Manchester City o con lo United ma ultimamente è successo poco, per cui siamo contenti. Avremo due occasioni: prima con i Rangers e poi con il Celtic". 

Un bilancio sulla Roma di Gasperini fino a questo momento?

"Bene, anzi molto bene ma ci manca il centravanti o per lo meno chi segna, chi conclude le tante azioni che creiamo perché la Roma crea e lo ha fatto anche nell'ultima partita con il Milan, dove abbiamo giocato bene ma facciamo fatica a segnare e nel calcio vince chi segna". 

Ci sono degli aneddoti a cui siete più legati?

"Uno è quello da cui è partita l'idea del club e che ho detto prima. Il più bello è quando abbiamo visto Roma-Barcellona nel pub qui in Inghilterra. Ricordo che c'era una competizione di freccette all'epoca in contemporanea e il padrone del club diceva che non avrebbe potuto mettere la partita perché le persone volevano vedere la competizione. Ci mise uno schermo per vedere la partita. A metà del secondo tempo la partita era su tutti gli schermi del locale perché noi stavamo esultando, tutti erano con noi e alla fine abbiamo festeggiato tutti insieme. Quel quarto di Finale ci è rimasto impresso". 

Quali sono i progetti che portate avanti? Aspettative per il futuro?

"Lavorando tutti è difficile portare avanti dei progetti. Una volta provai a suggerire alla Roma di sostenere le squadre "piccole" in Inghilterra. Io faccio l'allenatore dei portieri in una squadra vicino casa a Manchester e se potesse arrivare un aiuto a questi "piccoli club" dove crescono tanti giocatori buoni, potrebbe anche esserci un ritorno dal punto di vista tecnico. In futuro ci piacerebbe trovare una sede tutta nostra dove poterci riunire quando guardiamo le partite". 

 

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