La storia delle Under Romaniste nelle giovanili dell'Italia: fatti cor pennello
Dalle vittorie degli Europei U21 di Totti e De Rossi fino a quello U19 di Pisilli Ma anche Di Bartolomei, Ancelotti, Rocca. Un libro racconta la Roma nel vivaio azzurro

(GETTY IMAGES)
Nel corso degli anni, le categorie giovanili della nazionale italiana sono state attraversate da moltissime generazioni di romanisti che hanno scritto pagine importanti di questo sport. Nel libro “Quei favolosi anni in cui diventammo Azzurri” di Paolo Corbi per Giunti Editore, viene raccontata la storia delle nazionali giovanili insieme ad alcuni calciatori che hanno fatto parte delle under nel corso degli anni. Al suo interno, vi è traccia di innumerevoli storie di romanisti divenuti poi simboli di Roma e della Roma.
Nel biennio 1976-1978 si giocò il primo Europeo Under 21 di sempre e nella spedizione degli Azzurrini, si legge nel libro, figurava un giovanissimo Agostino Di Bartolomei; l’Italia non vinse quella competizione ma Di Bartolomei fu comunque protagonista segnando anche una doppietta contro il Lussemburgo. In quell’Italia, si legge nel libro, c’era anche Giordano, simbolo laziale ma grande amico di Di Bartolomei. Nella seconda edizione degli Europei Under 21, che si disputò nel biennio 1978-1980, tra i convocati degli Azzurrini era presente Carlo Ancelotti, che in questa categoria giocò 7 partite realizzando 1 gol. In tempi più recenti non è possibile non citare le avventure nelle giovanili dell’Italia di Daniele De Rossi e Francesco Totti. DDR ha fatto parte della spedizione Under 21 campione d’Europa del 2004, segnando il gol che sbloccò la finale contro la Serbia vinta per 3-0. In quella stessa finale segnò anche Bovo, altro ex calciatore giallorosso.
Quell’Europeo comunque DDR non avrebbe nemmeno dovuto giocarlo. Da qualche mese, come raccontato da lui stesso nel libro, era alle prese con una brutta pubalgia e secondo le valutazioni mediche avrebbe dovuto rinunciare alla competizione, con il rischio addirittura di non poter più essere il giocatore che era stato fino a quel momento. Fortunatamente, sia per l’Europeo che per la sua carriera in generale, non fu così e riuscì a curarsi a Montecatini con il fisioterapista della nazionale. Per quanto riguarda Totti invece, l’edizione vinta con la nazionale Under 21 è quella del 1996. L’ex numero 10 romanista all’epoca aveva 20 anni e risultò decisivo sia in semifinale contro la Francia segnando un gol, sia in finale contro la Spagna battuta ai calci di rigore. Totti nelle giovanili dell’Italia giocò altre due finali europee con l’Under 16 e l’Under 18, purtroppo perdendole entrambe. Un altro giocatore importante nella storia della Roma che è riuscito a vincere con le giovanili della nazionale italiana è stato Simone Perrotta. L’ex centrocampista giallorosso vinse l’Europeo Under 21 nel 2000 anche se all’epoca non era ancora un giocatore romanista bensì del Bari. In epoca recente, ad aver avuto grande successo nelle categorie under degli Azzurri è stato certamente Niccolò Pisilli.
L’attuale centrocampista giallorosso nel 2023 ha vinto l’Europeo Under 19 da assoluto protagonista, segnando un gol tanto bello quanto decisivo nella semifinale contro la Spagna vinta per 3-2. Nello stesso anno, da sotto età, Pisilli ha giocato anche il mondiale con la Nazionale Under 20 con la quale ha raggiunto la finale purtroppo persa contro l’Uruguay per 1-0. Questi chiaramente sono solamente alcuni dei romanisti che nel corso delle varie epoche hanno dato il loro contributo alle giovanili italiane. Ci sono anche le storie di Giannini e Lucchi, vincitori degli Europei Under 16 nel 1982 e ancora tanto altro. Tuttavia, una menzione particolare, non può non esser fatta per il lavoro svolto da Rocca con le giovanili dell’Italia da allenatore FIGC. Il libro è colmo di aneddoti di calciatori famosi, i quali da giovanissimi hanno lavorato con Rocca e che ancora oggi ne conservano un grandissimo ricordo come tecnico e come allenatore. Gattuso, che con Rocca ha iniziato nell’Italia Under 18, ha raccontato di aver perso 7-8 KG nel periodo di preparazione sotto la sua gestione mentre Immobile, si legge sempre nel libro, li ha definiti gli allenamenti più pesanti della sua vita. Tutti comunque ne hanno sempre esaltato le doti di uomo e tecnico, definendolo un vero maestro di vita.
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