Pagelle

Le pagelle di Roma-Midtjylland: i gioielli del Neil

El Aynaoui sblocca la partita con un gran gol e ispira la manovra del raddoppio. Elsha entra e la chiude. Ghilardi debutta senza timori. Pellegrini ritrova la fascia e il giusto piglio

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Fabrizio Pastore
28 Novembre 2025 - 06:30

Di nuovo a casa. La Roma si riappropria del fattore Olimpico, battendo il Midtjylland capolista di coppa e convincendo per almeno un tempo. La strada verso la qualificazione diventa così meno ardua di come sembrava fino a un paio di turni fa. Ora sì, testa alla sfida contro il Napoli.

IL MIGLIORE - 7,5 EL AYNAOUI. Partecipa alla genesi e chiude l’azione che frutta l’1-0 con una volée pregevolissima. È solo l’acuto iniziale di un mix di qualità e quantità messo in mostra per tutti i 90’, vincendo contrasti e cucendo gioco, come quando avvia la manovra del raddoppio.

IL TECNICO - 7 Gasperini. Per un tempo domina la dominatrice dei primi 4 turni di EL. Dopo l’intervallo un po’ di calo, ma ancora una volta indovina i cambi che chiudono il match confezionando il 2-0.

6 SVILAR. Pronti via mostra di saper essere reattivo anche nelle uscite di piede con la metà campo sua spalancata. A inizio ripresa deve accartocciarsi su una conclusione da fuori, ma per una volta  è dentro la rete l’impegno più gravoso, quando combatte con gli avversari in cerca di rimonta. Mile di noi.

6,5 GHILARDI. All’esordio da titolare non gli tremano le gambe, anzi deve frenare l’irruenza, che se lo premia nei contrasti lo porta però a disimpegni affannosi. Poco alla volta prende le misure e finisce in crescendo. Il bello del debuttante.

6,5 NDICKA. L’andatura compassata rischia di non far risaltare l’ottima capacità di chiudere varchi anche in situazioni spinose: almeno un paio di volte sono da segnalare.

6,5 MANCINI. Completa il giro della difesa iniziando sul centrosinistra. D’altra parte ovunque lo si dispone lui sta e pure bene: un po’ per esperienza, un po’ per carattere. E alla fine ha perfino la verve per un siparietto in area avversaria.

7 CELIK. Se comincia a trovare anche assist vincenti di sinistro, vuol dire che davvero può riuscirgli tutto in questa fase. Il leggero calo palesato nella seconda parte ci sta tutto, non per l’incontentabile Gasp che lo fa uscire nei minuti conclusivi.

S.V. KONÉ. Conquista il possesso che porta al vantaggio, ma dopo poco è colpito durissimo da Diao (che resta impunito): resiste quanto può, ma a metà primo tempo è costretto ad alzare bandiera bianca. Dita incrociate per domenica.

5,5 WESLEY. Alterna corsa continua e recuperi preziosi a errori anche marchiani in fase di possesso. Si fa saltare con troppa facilità prima del gol avversario, eppure non si ferma mai. Serbatoio senza fondo, sterzo da ricalibrare.

6,5 SOULÉ. Avvio intraprendente, fra tentativi verso la porta danese e ricerca continua dello scambio stretto. Dopo l’intervallo prova il giro sul palo più lontano, ma apre il compasso un filo più del dovuto. Poi rifiata in vista del campionato.

6,5 PELLEGRINI. Capitano designato a 6 mesi dall’ultima volta. Dalla fascia trae ulteriore linfa con il giusto piglio in entrambe le fasi. Si dedica in particolare ai dai e vai coi due argentini, creando e pungendo.

6 DYBALA. Torna a disposizione e viene subito schierato. Da punta centrale, sia pure atipica, cerca molto più spesso lo scambio di qualità coi partner di reparto che il tiro. Quando lo prova, mira verso l’angolino trovando però il portiere

6 CRISTANTE. Rileva Koné a partita cominciata non da molto, dando forma al diktat gasperiniano sul “riposo, questo sconosciuto”. Come sempre si dedica a rincorrere e tamponare, ma rimedia un giallo.

6 FERGUSON. Dentro nell’ultima parte di gara, lotta ma trova pochi sbocchi nei pressi dell’area danese.

7 EL SHAARAWY. Gasp gli offre l’ultima mezz’ora. Lui risponde con tre tiri: uno respinto, uno che vale il 2-0, un altro (splendido) sulla traversa. Non contento, last second si dedica alla difesa del successo con un tackle difensivo da applausi. What else?

6 TSIMIKAS. Dirotta Wesley sul versante destro nel finale.

6 BAILEY. A metà strada fra lo spunto vincente (assist) e quel quid in più.

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