Pagelle

Le pagelle di Fiorentina-Roma 1-2: Soulé, cuore, amore

Doppia r(e)azione: Mati cancella il rigore di coppa ribaltando le sorti del match. Celik inarrestabile anche nel recupero. Cristante capovolge il risultato e copre ovunque. Wesley cresce

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Fabrizio Pastore
06 Ottobre 2025 - 06:30

Doppia razione di reazioni. La Roma rimette le cose a posto dopo il passo falso europeo e lo fa replicando allo svantaggio iniziale al Franchi. Prova di carattere collettivo e di classe di uno dei più utilizzati, che fallito il rigore del pari in coppa dimostra di saper essere fattore soprattutto positivo. E almeno per tutta la sosta la vetta è ancora nostra.

IL MIGLIORE - 7,5 SOULÉ. La Toscana deve ispirarlo: la firma personale ricalca quella di Pisa, se possibile con più bellezza. Aggiunge anche un assist, ma tutto il primo tempo è sensazionale, anche perché Ranieri gli offre sempre il mancino e con quello Mati può far male. O bene per noi.

L'ALLENATORE - 7 GASPERINI.  Continua a rigenerare giocatori o comunque a provarci. Ennesima vittoria fuori (en plein), mantenendo primo posto e miglior difesa del campionato. Chapeau

6 SVILAR. Il tiro che interrompe il digiuno di Kean è violento ma non angolatissimo e gli piega le mani, quelli che fermano la corsa sui pali sarebbero imprendibili ma in questa stagione i legni sembrano (finalmente) essere diventati amici 

7 CELIK. È causa involontaria della ripartenza che genera lo svantaggio iniziale quando impatta e stende Mancini in uscita palla al piede. Ristabilisce gli equilibri andando a conquistare di tigna l’angolo che origina il vantaggio. Nel finale inverte le attitudini: slalom strepitoso davanti, buco enorme dietro, entrambi senza conseguenze. Sta alla grande e sciorina strapotere atletico ancora a tempo scaduto.

6,5 MANCINI. Il fuoco amico di Celik lo blocca sul più bello, dando vita alla rete che apre l’incontro. La botta è sul volto già ferito, ma Gianluca è un lottatore e non si impressiona, recuperando posizione e abituale sicurezza. Qualche apprensione in più gliela provoca Piccoli, ma non da provocare danni. Stoico.

6 NDICKA. L’uno contro uno con Kean promette scintille fin dalle battute iniziali, ma il passo del fiorentino è differente e causa il gol viola e il palo del possibile 2-2. Allo scadere ha sulla testa la palla del 3-1, che però schiaccia troppo. Rivedibile.

6,5 WESLEY. In palese crescita: fisica, tecnica, perfino tattica quando permette a Celik di accentrarsi coprendolo sulla corsia comune. Trova pure un cross perfetto per Dovbyk a due passi dalla porta, non sfruttato. Passi avanti.

7 CRISTANTE. Il giallo che gli sventola Colombo al 3’ ne potrebbe limitare il suo peculiare impatto fisico, ma Bryan se la cava con l’esperienza e va perfino a firmare il 2-1 con la consueta torsione di testa sul primo palo da corner. Poi si fa trovare ovunque serva. Ubiquo.

6,5 KONÉ. Si dedica a fare legna, che non è mai una cattiva idea, ancor più in gare dure come questa. E risulta preziosissimo nel finale.

6 TSIMIKAS. Deve farsi perdonare lo svarione di coppa e l’influenza di Angeliño gli concede l’opportunità subito. Fronteggia Dodò, che evoca brutti ricordi: lo fa con ordine e senza grandi sofferenze fino a metà ripresa, quando rimedia un giallo che induce Gasp al cambio.

6 BALDANZI. Esordio stagionale dal 1’ a due passi da casa. Impiega un po’ a entrare in partita, mostrando più foga che brillantezza.

6 DOVBYK. Le scorie di coppa sono alle spalle, che spesso dà alla porta avversaria, tenendo però più palloni del solito e trovando il tocco giusto per il pari del compagno di reparto, quasi a voler cancellare il triplo rigore. Manca il graffio da vicino, ma dà segni di vitalità.

6 PELLEGRINI. Dentro per gestire il possesso con la qualità che gli appartiene, ci riesce a sprazzi.

6,5 DYBALA. Entra prima del previsto dopo lo stop, da centravanti. Riesce a impensierire la difesa avversaria e una volta anche De Gea.

6 RENSCH. A sinistra, dove ormai si sta abituando a giocare, bada al sodo.

6 EL AYNAOUI. Ultimo quarto d’ora gestito con sostanza. E forma.

6 ZIOLKOWSKI. Sicuro e concentrato nel finale sul centrodestra.

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